< Romani 3

Listen to this chapter • 3 min
[1] Ma allora gli Ebrei hanno ancora dei vantaggi in confronto agli altri popoli? E la circoncisione è ancora per loro di qualche utilità?
[2] Senz' altro, e per molti motivi. Anzitutto perché Dio ha affidato le sue promesse al popolo ebraico.
[3] è vero che alcuni sono stati infedeli, ma la loro infedeltà può forse impedire che Dio sia fedele?
[4] No di certo! Sia chiaro piuttosto che l' uomo è infedele, mentre Dio agisce sempre con fedeltà. Nella Bibbia sta scritto: Tu, o Dio, sarai riconosciuto giusto quando parli. E quando sarai chiamato in giudizio risulterai vincitore.
[5] Qualcuno potrebbe dire: "Se il male che commettiamo serve a dimostrare che Dio è fedele, allora si mostra ingiusto quando ci castiga".
[6] Ma Dio non è ingiusto! Altrimenti non sarebbe il giudice del mondo.
[7] Qualcuno potrebbe ancora insistere: "Perché Dio mi condanna come peccatore? Io non faccio altro che mettere in risalto la fedeltà di Dio e contribuisco alla sua gloria quando agisco male".
[8] Ma allora facciamo il male perché ne venga un bene! Alcuni parlano male di me e mi accusano di dire: "Facciamo il male perché ne venga un bene". Dicono il falso ed è giusto che siano condannati.
[9] Che dire dunque? Che noi Ebrei abbiamo qualche superiorità sugli altri? No! Infatti ho dimostrato che tutti sono peccatori; sia gli Ebrei, sia gli altri uomini.
[10] La Bibbia dice: Nessun uomo è giusto, nemmeno uno.
[11] Non c' è nessuno che capisca, nessuno che cerchi Dio.
[12] Tutti hanno smarrito la retta via, tutti insieme si sono corrotti. Non c' è nessuno che faccia il bene, neppure uno.
[13] La loro gola è una tomba aperta. E se parlano ingannano. C' è veleno di vipera sulle loro labbra,
[14] e la loro bocca è piena di amare maledizioni.
[15] Corrono veloci quando si tratta di uccidere,
[16] e dove passano lasciano distruzione e miseria.
[17] Non conoscono la via della pace
[18] e vivono senza alcun timore di Dio.
[19] Tutto questo lo dice la Bibbia e noi sappiamo che lo dice per coloro che sono sotto il dominio della Legge. Perciò, tutti chiudano la bocca e il mondo intero si riconosca colpevole davanti a Dio,
[20] perché nessuno potrà essere riconosciuto giusto da Dio grazie alle opere che la Legge comanda. La Legge serve soltanto a far conoscere ciò che è male.
[22] Ora viene rivelato quel che la legge di Mosè e i profeti hanno affermato: Dio riabilita davanti a sé tutti quelli che credono in Gesù Cristo, e lo fa indipendentemente dalla Legge e senza alcuna distinzione tra gli uomini:
[23] perché tutti hanno peccato e sono privi della presenza di Dio che salva.
[24] Ma ora siamo nella giusta relazione con Dio perché egli, nella sua bontà, ci ha liberati gratuitamente per mezzo di Gesù Cristo.
[26] Dio infatti ha presentato Gesù che muore in croce come mezzo di perdono per quelli che credono in lui. Dio così dimostra che è sempre giusto: sia nel passato quando, in vista del perdono, tollerava pazientemente i peccati commessi, sia nel tempo presente, perché ora egli accoglie come suoi coloro che credono in Gesù.
[27] Ci sono ancora motivi per insuperbirsi? No! Sono stati tutti eliminati, perché non vale più la legge delle opere ma vale quella della fede.
[28] Noi riteniamo infatti che Dio accoglie come suoi quelli che credono, indipendentemente dalle opere della Legge.
[29] Dio è forse soltanto il Dio degli Ebrei? No! Egli è anche il Dio di tutti gli altri popoli.
[30] è chiaro perciò che vi è un solo Dio che mette nella giusta relazione con sé tutti quelli che credono, Ebrei e non Ebrei.
[31] Ma allora, mediante la fede, togliamo ogni valore alla Legge? No di certo! Anzi diamo alla Legge il suo vero valore.