< Romani 2

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[1] Noi sappiamo che Dio pronunzia una giusta condanna contro quelli che si comportano in questo modo. Perciò, chiunque tu sia, che giudichi gli altri, non hai nessuna scusa: mentre giudichi gli altri condanni te stesso, perché fai proprio le stesse cose che condanni.
[3] O credi forse di sfuggire al giudizio di Dio, visto che condanni negli altri quello che tu stesso fai?
[4] O forse agisci così, perché disprezzi la grande bontà, la tolleranza e la pazienza di Dio? Ma non sai che Dio usa la sua bontà per spingerti a cambiar vita?
[5] Tu invece sei ostinato, e non sei disposto a cambiar vita. In tal modo attiri su di te la collera di Dio, per il giorno del castigo nel quale egli si manifesterà per pronunziare la sua giusta sentenza.
[6] Allora Dio ripagherà ciascuno secondo le proprie azioni.
[7] Darà vita eterna a quelli che cercano gloria, onore e immortalità facendo continuamente il bene;
[8] manifesterà invece la sua collera e la sua indignazione contro quelli che sono egoisti e non seguono la verità, ma ubbidiscono a tutto ciò che è ingiusto.
[9] Sofferenza e angoscia colpiranno chi fa il male, prima gli Ebrei e poi tutti gli altri.
[10] Ma Dio darà gloria, onore e pace a quanti compiono il bene, prima agli Ebrei, e poi a tutti gli altri.
[11] Dio infatti non fa differenze.
[12] Per questo coloro che hanno peccato senza conoscere la legge di Mosè non saranno giudicati in base a tale Legge; ma coloro che hanno peccato conoscendo la legge di Mosè verranno giudicati secondo quella Legge.
[13] Così dinanzi a Dio sono giusti non quelli che ascoltano la Legge, ma quelli che la mettono in pratica.
[14] Certo i pagani non conoscono la Legge data da Dio; ma quando essi compiono ugualmente ciò che la Legge comanda, è come se l' avessero dentro di sé.
[15] La loro condotta dimostra che nei loro cuori è scritto ciò che la Legge prescrive. Lo dimostrano la loro coscienza e i ragionamenti che fanno tra di loro, con i quali, a volte, si accusano, e a volte si difendono.
[16] Tutto ciò sarà chiaro il giorno in cui Dio, per mezzo di Gesù Cristo, giudicherà quel che è nascosto nella vita degli uomini. Questo è il messaggio che io ho ricevuto.
[17] E che dire di te che porti con orgoglio il nome di ebreo? Ti senti sicuro perché ti appoggi alla legge di Mosè e sei fiero del tuo Dio.
[18] Credi di conoscere la sua volontà e di sapere quel che è meglio fare, perché ti hanno insegnato la Legge.
[19] Sei convinto addirittura di essere una guida per i ciechi, una luce per quelli che sono nelle tenebre,
[20] un maestro degli ignoranti e un educatore dei semplici, perché possiedi la Legge che rappresenta per te la sapienza e la verità.
[21] Ma perché tu che insegni agli altri non insegni a te stesso? Predichi di non rubare, e tu rubi.
[22] Dici di non commettere adulterio, e tu sei adultero. Disprezzi gli idoli, e tu fai affari nei loro templi.
[23] Ti vanti della Legge, ma tu non l' osservi, e così offendi Dio.
[24] La Bibbia ha davvero ragione quando afferma: per colpa vostra i non credenti parlano male di Dio.
[25] Anche il fatto che tu sia circonciso ha un senso soltanto se metti in pratica la Legge; se invece non la osservi, è come se tu non avessi mai ricevuto la circoncisione.
[26] Perché Dio considera come circonciso colui che non lo è, ma che di fatto ubbidisce ai precetti della Legge.
[27] Per questo chi senza essere circonciso sul corpo adempie la Legge, giudicherà te che non la metti in pratica, anche se la possiedi per iscritto e sei un circonciso.
[28] Vero Ebreo non è infatti colui che appare tale esteriormente, e la vera circoncisione non è un segno visibile sul corpo:
[29] vero Ebreo è colui che è tale nel suo intimo, e vera circoncisione è quella del cuore: dipende dallo Spirito di Dio, e non dalla Legge scritta. Il vero Ebreo è lodato da Dio, non dagli uomini.