< Apocalisse 9

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[1] Il quinto angelo suonò la tromba, e vidi una stella che era caduta dal cielo sulla terra. A questa stella fu data la chiave del mondo sotterraneo.
[2] La stella aprì il pozzo che conduce al mondo sotterraneo, e dall' apertura, come da una grande fornace, salì un fumo che oscurò il sole e l' aria.
[3] Dal fumo uscirono nuvole di locuste che si riversarono sulla terra. Erano dotate di un potere simile a quello degli scorpioni,
[4] ed ebbero l' ordine di non danneggiare né l' erba, né le piante, né gli alberi, ma solo le persone che non hanno il segno di Dio sulla fronte.
[5] Dio non concesse alle locuste il potere di uccidere quelle persone, ma solo di farle soffrire per cinque mesi, come soffre chi è stato punto da uno scorpione.
[6] Durante quel periodo gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno; vorranno morire, ma la morte fuggirà da loro.
[7] Le locuste, a vederle, sembravano cavalli bardati per la guerra. Sulla loro testa c' erano come corone d' oro, e la loro faccia era come viso d' uomo.
[8] Avevano capelli lunghi come le donne, e denti simili a quelli dei leoni.
[9] Avevano il torace somigliante a una corazza di ferro, e il fruscio delle loro ali era come il rombo di carri di guerra che vanno all' assalto trascinati da molti cavalli.
[10] Le loro code, con il pungiglione, erano come code di scorpione: con quelle riuscivano a tormentare gli uomini per cinque mesi.
[11] A capo delle locuste c' era un re, l' angelo del mondo sotterraneo. Il suo nome in ebraico è "Abaddon", che per noi vuol dire: sterminatore.
[12] Questa è la prima sventura. Ma ecco che stanno per arrivarne altre due.
[13] Il sesto angelo suonò la tromba, e allora intesi una voce dai quattro angoli dell' altare d' oro posto di fronte a Dio.
[14] La voce disse al sesto angelo che teneva la tromba: "Libera i quattro angeli incatenati presso il grande fiume Eufrate!".
[15] I quattro angeli, preparati proprio per quell' ora, quel giorno, quel mese, quell' anno, furono liberati per uccidere un terzo degli uomini.
[16] Udii quanti erano i loro soldati a cavallo: erano duecento milioni.
[17] In quella visione, cavalli e cavalieri mi apparvero rivestiti di corazze: alcune, rosse come il fuoco, altre azzurre come lo zaffiro, e altre gialle come lo zolfo. I cavalli avevano teste che parevano di leoni; fuoco, fumo e zolfo uscivano dalla loro bocca.
[18] Un terzo degli uomini fu ucciso da questi tre flagelli, dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che uscivano dalla bocca dei cavalli.
[19] Il potere dei cavalli sta nella bocca, e anche nella coda: infatti le loro code sono come serpenti che feriscono gli uomini con la testa.
[20] Eppure gli altri uomini, quelli che non erano stati uccisi da questi flagelli, non abbandonarono gli idoli fatto con le loro mani, e non smisero di inginocchiarsi davanti ai demòni e agli idoli d' oro, d' argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non sono in grado di vedere, di udire e di camminare.
[21] Non rinunziarono neppure ai loro delitti, alla magia, alla prostituzione e ai furti.