< Apocalisse 11

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[1] Poi mi fu data una canna adatta a misurare, con questo ordine: "Alzati, misura il santuario di Dio e l' altare, e conta le persone che adorano nel santuario;
[2] il cortile esterno del santuario, però, non misurarlo, perché è stato lasciato per i nemici di Dio. Per quarantadue mesi essi calpesteranno Gerusalemme, la città santa,
[3] ma ai miei due testimoni darò la possibilità di annunziare la mia parola per milleduecentosessanta giorni, vestiti a lutto con ruvido panno".
[4] I due testimoni sono i due ulivi e i due candelabri che stanno di fronte al Signore della terra.
[5] Se qualcuno tenterà di far loro del male, dalla loro bocca uscirà un fuoco, e distruggerà i loro nemici. Così morirà chiunque cerchi di far loro del male.
[6] Essi hanno il potere di chiudere il cielo e di impedire che piova, per tutto il tempo che annunziano la parola di Dio. Possono anche cambiare l' acqua in sangue e colpire la terra con ogni sorta di flagelli, tutte le volte che vorranno.
[7] Quando poi avranno finito di annunziare la mia parola, il mostro che sale dal mondo sotterraneo li assalirà, li sconfiggerà e li ucciderà.
[8] I loro cadaveri rimarranno esposti nelle piazze della grande città, là dove il loro Signore fu crocifisso, chiamata simbolicamente "Sòdoma" ed "Egitto".
[9] Per tre giorni e mezzo, gente di ogni popolo e razza, lingua e nazione, starà a guardare i loro cadaveri e non li lascerà seppellire;
[10] e gli abitanti della terra faranno festa scambiandosi regali e rallegrandosi della morte dei due testimoni, perché erano stati un tormento per tutti gli abitanti della terra.
[11] Ma dopo i tre giorni e mezzo, un soffio di vita verrà da Dio ed entrerà in loro: si alzeranno in piedi, e tutti quelli che li osserveranno resteranno atterriti.
[12] Poi udranno una voce forte che viene dal cielo e dice: "Venite quassù". Allora saliranno verso il cielo con la nuvola, mentre i loro nemici staranno a guardare.
[13] Nello stesso istante avviene un gran terremoto. Un decimo della città crolla: settemila persone sono uccise dal terremoto, e gli altri rimangono atterriti e lodano il Dio del cielo.
[14] E questa è la seconda sventura. Ma ecco che sta venendo la terza.
[15] Il settimo angelo suonò la tromba, e si fecero udire nel cielo voci forti che gridavano: "Ora comincia nel mondo il regno di Dio nostro Signore e del suo Cristo. Un regno per i secoli eterni".
[16] I ventiquattro anziani, seduti sui loro troni davanti a Dio, si inginocchiarono con la faccia a terra e adorarono Dio,
[17] dicendo: "O Signore, Dio dominatore dell' universo, che sei e che eri, noi ti ringraziamo perché hai preso in mano il potere che ti appartiene e hai cominciato a regnare.
[18] I popoli si sono sollevati contro di te, ma è giunta l' ora della resa dei conti, è venuto il momento di giudicare i morti, di ricompensare i profeti tuoi servi, e quanti sono tuoi e rispettano il tuo nome, piccoli e grandi, il momento di distruggere tutti quelli che rovinano la terra".
[19] Il tempio di Dio che è nel cielo si aprì, e apparve l' arca dell' alleanza. E ci furono lampi e scoppi di tuono, un terremoto e una tempesta di grandine.