< Numeri 7

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[1] Il giorno in cui Mosè concluse i lavori di costruzione dell' Abitazione, la consacrò con questo rito: versò su di essa e sui suoi accessori l' olio dell' unzione. Poi consacrò anche l' altare e tutti i suoi accessori.
[2] Allora si presentarono i capifamiglia, responsabili delle tribù d' Israele. Erano le stesse persone che avevano prestato il loro aiuto per il censimento.
[3] Essi portarono in dono al Signore sei carri dotati di una copertura di riparo e sei paia di buoi: un carro ogni due capifamiglia e un bue per ciascuno, e li condussero davanti all' Abitazione.
[4] Il Signore disse a Mosè:
[5] "Accetta pure i loro doni. Essi serviranno per svolgere i lavori di trasporto della tenda dell' incontro. Li assegnerai ai leviti e li distribuirai ai vari gruppi tenendo conto del loro incarico".
[6] Mosè accettò i carri e i buoi e li assegnò ai leviti:
[7] diede due carri e due paia di buoi al gruppo dei discendenti di Gherson, per facilitare il loro lavoro;
[8] diede quattro carri e quattro paia di buoi al gruppo dei discendenti di Merari, per facilitare il lavoro che svolgevano sotto la direzione di Itamar, figlio del sacerdote Aronne.
[9] Invece non assegnò né carri né buoi al gruppo dei discendenti di Keat, che erano incaricati degli oggetti sacri e dovevano portarli a spalla.
[10] Il giorno in cui fu consacrato l' altare con il rito dell' unzione, i capifamiglia portarono davanti all' altare altri doni per la sua inaugurazione.
[11] Il Signore disse a Mosè: "I capifamiglia verranno a portare i loro doni per la dedicazione dell' altare a turno: uno al giorno".
[12] -83 Essi si presentarono in quest' ordine: il primo giorno Nacason, figlio di Amminadab, della tribù di Giuda. Il secondo giorno Netaneel, figlio di Zuar, della tribù di Issacar. Il terzo giorno Eliab, figlio di Chelon, della tribù di Zabulon. Il quarto giorno Elizur, figlio di Sedeur, della tribù di Ruben. Il quinto giorno Selumiel, figlio di Zurisaddai, della tribù di Simeone. Il sesto giorno Eliasaf, figlio di Deuel, della tribù di Gad. Il settimo giorno Elisama, figlio di Ammiud, della tribù di Efraim. L' ottavo giorno Gamliel, figlio di Pedazur, della tribù di Manasse. Il nono giorno Abidan figlio di Ghideoni, della tribù di Beniamino. Il decimo giorno Achiezer, figlio di Ammisaddai, della tribù di Dan. L' undicesimo giorno Paghiel, figlio di Ocran, della tribù di Aser. Il dodicesimo giorno Achira, figlio di Enan della tribù di Neftali. Ciascuno portò questi doni: - un piatto d' argento del peso di un chilo e trecento grammi, conforme all' unità di peso ufficiale del santuario, e un vassoio d' argento del peso di settecento grammi. Questi recipienti erano pieni di farina mescolata con olio destinata all' offerta; - una coppa d' oro, del peso di cento grammi, piena di incenso; - un toro, un montone e un agnello di un anno, per sacrifici completi; - un capro destinato al sacrificio, per ottenere il perdono; - un paio di vitelli, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno, destinati al sacrificio per il banchetto sacro.
[84] I doni portati dai capifamiglia del popolo d' Israele in occasione della consacrazione dell' altare furono in totale: dodici piatti d' argento, dodici vassoi d' argento e dodici coppe d' oro.
[85] Ciascun piatto pesava un chilo e trecento grammi; ciascun vassoio settecento grammi; il loro peso complessivo era di ventiquattro chilogrammi d' argento, conformi al peso ufficiale del santuario.
[86] Ciascuna coppa d' oro era di cento grammi; il peso complessivo di tutte e dodici era quindi di un chilo e duecento grammi. Esse erano piene di incenso.
[87] C' erano poi in totale dodici tori, dodici montoni e dodici agnelli, per sacrifici completi, accompagnati dall' offerta prescritta; c' erano inoltre dodici capri destinati ai sacrifici, per ottenere il perdono;
[88] ventiquattro tori, sessanta montoni, sessanta capri e sessanta agnelli di un anno, destinati ai sacrifici per il banchetto sacro. Questi furono i doni portati per l' inaugurazione dell' altare dopo la sua consacrazione.
[89] Quando Mosè entrava nella tenda dell' incontro per parlare con il Signore, ne sentiva la voce. Essa proveniva dallo spazio che si trovava tra le statue dei due cherubini, situati sul coperchio dell' arca, dove erano custoditi gli insegnamenti del Signore. E Mosè parlava con il Signore.