[1] Macla, Noa, Ogla, Milca e Tirza erano figlie di Zelofcad, un uomo della tribù di Manasse, figlio di Chefer e discendente da Giuseppe attraverso Manasse, Machir e Galaad.
[2] Le cinque donne vennero a presentarsi a Mosè e al sacerdote Eleazaro alla presenza dei capi e di tutta la comunità, all' ingresso della tenda dell' incontro. Esse dichiararono:
[3] "Nostro padre è morto nel deserto, anche se non fece parte della banda degli uomini di Core, quando si ribellarono contro il Signore. Nostro padre è morto a causa delle proprie colpe. Ebbene, egli non aveva nessun figlio maschio.
[4] Ora vi sembra giusto che il nome di nostro padre sia cancellato dalla parentela, soltanto perché egli non ha avuto figli maschi? Siano date a noi alcune terre come nostra parte di eredità, in mezzo a quelle dei fratelli di nostro padre!".
[7] "Le figlie di Zelofcad hanno ragione. Da' loro una parte di eredità in mezzo ai fratelli del loro padre; così, la parte che spettava al padre passerà a esse.
[8] Poi dirai agli Israeliti: se un uomo muore senza lasciare figli maschi, trasmetterete le proprietà e i beni alle sue figlie.
[9] Se non ha nemmeno figlie, trasmetterete i beni ai suoi fratelli.
[10] E se non ha fratelli, trasmetterete i beni ai suoi zii paterni.
[11] E se il padre del defunto non aveva fratelli, trasmetterete i beni al parente più prossimo: sarà egli l' erede. Gli Israeliti osserveranno le norme ora stabilite secondo l' ordine che io, il Signore, vi trasmetto".
[12] Il Signore disse a Mosè: "Sali su questa cima del monte Abarim: di là vedrai la terra che io darò agli Israeliti.
[13] La osserverai e in seguito morirai, come tuo fratello Aronne.
[14] Difatti vi siete ribellati ai miei ordini nel deserto di Zin, quando la comunità si è messa a litigare con me: voi avete impedito che la mia santità si manifestasse agli occhi degli Israeliti, quando essi chiedevano acqua". Si riferiva all' episodio delle acque di Meriba (Acque del Litigio) a Kades, nel deserto di Zin.
[16] - Signore Dio, tu che hai dato la vita a tutta l' umanità, metti un uomo alla testa di tutto il popolo.
[17] Ci sia un capo capace di guidarli in tutte le situazioni, perché il popolo del Signore non resti come un gregge senza pastore!
[18] Il Signore rispose a Mosè: - Scegli Giosuè, figlio di Nun: egli è animato dal mio spirito. Imponi le tue mani su di lui,
[19] poi lo condurrai davanti al sacerdote Eleazaro, alla presenza di tutta la comunità, e così, sotto i loro occhi, lo designerai come tuo successore.
[20] Tu gli trasmetterai una parte della tua autorità; perciò tutti gli Israeliti gli ubbidiranno.
[21] Ma egli dovrà presentarsi al sacerdote Eleazaro, il quale per mezzo degli oggetti sacri mi interrogherà per sapere il mio volere. Giosuè e la comunità d' Israele dovranno seguire i miei ordini in tutte le situazioni.
[22] Mosè fece come il Signore aveva ordinato: chiamò Giosuè e lo condusse davanti al sacerdote Eleazaro, alla presenza di tutta la comunità.
[23] Come il Signore gli aveva ordinato, Mosè pose le sue mani su di lui e lo destinò a succedere al proprio posto.