[1] Il Signore dice: "Betlemme-Efrata, tu sei una delle più piccole città della regione di Giuda. Ma da te uscirà colui che deve guidare il popolo d' Israele a nome mio. Le sue origini risalgono ai tempi più antichi".
[2] Il Signore abbandonerà il suo popolo fino a quando colei che deve partorire non avrà un figlio. E allora chi sarà sopravvissuto all' esilio ritornerà dal suo popolo, Israele.
[3] Il nuovo capo guiderà con fermezza il popolo, grazie alla forza e alla gloriosa presenza del Signore, suo Dio. Il popolo vivrà sicuro perché egli manifesterà la sua grandezza fino all' estremità della terra
[4] e porterà la pace. Se gli Assiri invaderanno la nostra terra e vorranno mettere piede nei nostri palazzi, noi manderemo contro di loro un gran numero di capi a combatterli.
[5] Con le loro armi, essi conquisteranno l' Assiria e la regione di Nimrod. Ci libereranno dagli Assiri quando questi violeranno i nostri confini e invaderanno la nostra terra.
[6] I sopravvissuti d' Israele, dispersi in mezzo a numerosi popoli, saranno come la rugiada mandata dal Signore, come la pioggia che cade sull' erba: dipenderanno da Dio e non dagli uomini.
[7] Allora i sopravvissuti d' Israele, circondati da numerosi popoli, saranno come leoni in mezzo agli animali della foresta o in mezzo a un gregge: ovunque passeranno, calpesteranno e sbraneranno la loro preda. Essa non avrà scampo.
[8] Israele attaccherà i suoi nemici e li farà a pezzi.
[9] Il Signore dichiara: "Sta per venire il giorno, popolo mio, in cui sterminerò i vostri cavalli, spezzerò i vostri carri da guerra.
[10] Distruggerò le città del vostro territorio e demolirò le vostre fortezze.
[11] Eliminerò le vostre magie, non resterà vivo fra di voi un solo indovino.
[12] Annienterò i vostri idoli e le vostre pietre sacre. Non adorerete più questi oggetti fatti con le vostre mani.
[13] Sradicherò i vostri pali sacri, distruggerò le vostre città.
[14] Sfogherò tutta la mia collera e mi vendicherò delle nazioni che non mi hanno ubbidito".