< Matteo 2

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[1] Gesù nacque a Betlemme, una città nella regione della Giudea, al tempo del re Erode. Dopo la sua nascita, arrivarono a Gerusalemme alcuni uomini sapienti che venivano dall' oriente
[2] e domandarono: "Dove si trova quel bambino, nato da poco, il re dei Giudei? In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo".
[3] Queste parole misero in agitazione tutti gli abitanti di Gerusalemme, e specialmente il re Erode. Egli, appena lo seppe,
[4] radunò tutti i capi dei sacerdoti e i maestri della Legge e domandò loro: - In quale luogo deve nascere il Messia?
[5] Essi risposero: - A Betlemme, nella regione della Giudea, perché il profeta ha scritto:
[6] Tu Betlemme, del paese di Giudea, non sei certo la meno importante tra le città della Giudea, perché da te uscirà un capo che guiderà il mio popolo, Israele.
[7] Allora il re Erode chiamò in segreto quei sapienti e si fece dire con esattezza quando era apparsa la stella.
[8] Poi li mandò a Betlemme dicendo: "Andate e cercate con ogni cura il bambino. Quando l' avrete trovato, fatemelo sapere, così anch' io andrò a onorarlo".
[10] Ricevute queste istruzioni da parte del re, essi partirono. In viaggio, apparve ancora a quei sapienti la stella che avevano visto in oriente, ed essi furono pieni di grande gioia. La stella si muoveva davanti a loro fino a quando non arrivò sopra la casa dove si trovava il bambino. Là si fermò.
[11] Essi entrarono in quella casa e videro il bambino e sua madre, Maria. Si inginocchiarono e lo adorarono. Poi aprirono i bagagli e gli offrirono regali: oro, incenso e mirra.
[12] Più tardi, in sogno, Dio li avvertì di non tornare dal re Erode. Essi presero allora un' altra strada e ritornarono al loro paese.
[13] Dopo la partenza dei sapienti, Giuseppe fece un sogno. L' angelo di Dio gli apparve e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggì in Egitto. Erode sta cercando il bambino per ucciderlo. Tu devi rimanere là, fino a quando io non ti avvertirò".
[14] Giuseppe si alzò, di notte prese con sé il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto.
[15] E vi rimase fino a quando non morì il re Erode. Così si realizzò quel che il Signore aveva detto per mezzo del profeta Osea: Ho chiamato mio figlio dall' Egitto.
[16] Il re Erode si accorse che i sapienti dell' oriente lo avevano ingannato e allora si infuriò. Ricordando quel che si era fatto dire da loro, calcolò il tempo; e quindi fece uccidere tutti i bambini di Betlemme e dei dintorni, dai due anni in giù.
[17] Allora si realizzò quel che Dio aveva detto per mezzo del profeta Geremia:
[18] Una voce si è sentita nella regione di Rama, pianti e lunghi lamenti. Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché essi non ci sono più.
[19] Dopo la morte di Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, in Egitto.
[20] L' angelo gli disse: "Alzati, prendi il bambino e sua madre e torna nella terra d' Israele: perché ormai sono morti quelli che cercavano di far morire il bambino".
[21] Giuseppe si alzò, prese con sé il bambino e sua madre e ritornò nella terra d' Israele.
[22] Ma venuto a sapere che al posto di Erode era diventato re della Giudea suo figlio Archelao, ebbe paura di fermarsi in quella regione. Informato da un sogno, partì verso la Galilea
[23] e andò ad abitare in un villaggio che si chiamava Nàzaret. Così si realizzò quel che Dio aveva detto per mezzo dei profeti: "Egli sarà chiamato Nazareno".