< Marco 7

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[1] I farisei e alcuni maestri della Legge venuti da Gerusalemme si radunarono attorno a Gesù.
[2] Essi notarono che alcuni dei suoi discepoli mangiavano con mani impure, cioè senza averle lavate secondo l' uso religioso.
[3] Infatti i farisei e in genere tutti gli Ebrei rispettano la tradizione degli antichi: non mangiano se prima non hanno fatto il rito di purificarsi le mani;
[4] e quando tornano dal mercato, non mangiano se non si sono purificati. Ci sono anche molte altre cose che essi hanno imparato a osservare: ad esempio, purificano i bicchieri, le stoviglie, i recipienti di rame e i letti.
[5] l farisei e i maestri della Legge, dunque, chiesero a Gesù: - Perché i tuoi discepoli non ubbidiscono alla tradizione religiosa dei nostri padri e mangiano con mani impure? Gesù rispose loro:
[6] - Il profeta Isaia aveva ragione quando parlava di voi. Voi siete degli ipocriti, come è scritto nel suo libro: Questo popolo - dice il Signore - mi onora a parole, ma il suo cuore è molto lontano da me.
[7] Il modo con cui mi onorano non ha valore perché insegnano come dottrina di Dio comandamenti che son fatti da uomini.
[8] Voi trascurate i comandamenti di Dio per conservare la tradizione degli uomini.
[9] Poi Gesù aggiunse: "Siete molto abili nel mettere da parte i comandamenti di Dio per difendere la vostra tradizione.
[10] "Per esempio, Mosè ha detto: Onora tuo padre e tua madre, e poi: Chi parla male di suo padre o di sua madre deve essere condannato a morte.
[12] Voi invece insegnate che uno non ha più il dovere di aiutare suo padre e sua madre, se dice loro che sono korbàn, cioè doni offerti a Dio, quei beni che doveva usare per loro.
[13] "Così, per mezzo della tradizione che voi insegnate, fate diventare inutile la parola di Dio. E di cose come queste, ne fate molte".
[14] Poi Gesù chiamò di nuovo la folla e disse: "Ascoltatemi tutti e cercate di capire!
[15] Niente di ciò che entra nell' uomo dall' esterno può farlo diventare impuro. Piuttosto, è ciò che esce dall' uomo che può renderlo impuro".
[17] Quando Gesù fu lontano dalla folla e fu entrato in casa, i suoi discepoli lo interrogarono su questa parabola.
[18] Egli disse loro: "Neppure voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell' uomo dall' esterno non può farlo diventare impuro,
[19] perché non entra nel suo cuore ma nello stomaco e quindi va a finire in una fogna?". Con queste parole Gesù dichiarava che si possono mangiare tutti i cibi.
[20] Poi disse ancora: "è ciò che esce dall' uomo che lo rende impuro.
[21] Infatti dall' intimo, dal cuore dell' uomo escono i pensieri cattivi che portano al male: i peccati sessuali, i furti, gli assassinii,
[22] i tradimenti tra marito e moglie, la voglia di avere le cose degli altri, le malizie, gli imbrogli, le oscenità, l' invidia, la maldicenza, la superbia, la stoltezza...
[23] "Tutte queste cose cattive vengono fuori dall' uomo e lo fanno diventare impuro".
[24] Poi Gesù partì di là e andò nella regione vicino alla città di Tiro. Entrò in una casa e, pur desiderando che nessuno sapesse che egli era in quel luogo, non riuscì a rimanere nascosto.
[25] Poco dopo venne una donna che aveva sentito parlare di lui e gli si gettò ai piedi: sua figlia era tormentata da uno spirito maligno.
[26] Questa donna però non era ebrea: era di quella regione, della Fenicia. Essa pregava Gesù di scacciare il demonio da sua figlia.
[27] Gesù le disse: - Lascia che prima mangino i figli, perché non è giusto prendere il pane dei figli e buttarlo ai cagnolini.
[28] Ma la donna rispose: - è vero, Signore, però sotto la tavola i cagnolini possono mangiare almeno le briciole.
[29] Allora Gesù le disse: - Hai risposto bene. Torna a casa tua: lo spirito maligno è uscito da tua figlia.
[30] La donna tornò a casa e trovò sua figlia sdraiata sul letto: lo spirito maligno se n' era andato.
[31] Poi Gesù lasciò la regione di Tiro, passò per la città di Sidone e tornò ancora verso il lago di Galilea attraverso il territorio delle Dieci Città.
[32] Gli portarono un uomo che era sordomuto e lo pregarono di porre le mani sopra di lui.
[33] Allora Gesù lo prese da parte, lontano dalla folla, gli mise le dita negli orecchi, sputò e gli toccò la lingua con la saliva.
[34] Poi alzò gli occhi al cielo, fece un sospiro e disse a quell' uomo: "Effatà!", che significa: "Apriti!".
[35] Subito le sue orecchie si aprirono, la sua lingua si sciolse ed egli si mise a parlare molto bene.
[36] Gesù ordinò di non dire nulla a nessuno, ma più comandava di tacere, più la gente ne parlava pubblicamente.
[37] Tutti erano molto meravigliati e dicevano: "è straordinario! Fa sentire i sordi e fa parlare i muti!".