< Marco 5

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[1] Poi arrivarono sull' altra riva del lago di Galilea, nella regione dei Geraseni.
[2] Gesù era appena sceso dalla barca, quando improvvisamente un uomo uscì da un cimitero e gli venne incontro. Costui era tormentato da uno spirito maligno
[3] e stava sempre in mezzo alle tombe dei morti. Nessuno riusciva più a tenerlo legato, neppure con una catena:
[4] diverse volte avevano provato a mettergli ferri ai piedi e catene alle mani, ma egli aveva sempre spezzato i ferri e rotto le catene. Nessuno era capace di domarlo.
[5] Se ne andava di qua e di là, in mezzo alle tombe e sui monti, di giorno e di notte, urlando e picchiandosi con le pietre.
[6] Quando vide Gesù da lontano, si avvicinò di corsa e si buttò in ginocchio davanti a lui.
[8] Allora Gesù disse allo spirito maligno di uscire da quell' uomo; ma quello si mise a gridare forte: - Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Onnipotente? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!
[9] Allora Gesù domandò: - Come ti chiami? E quello rispose: - Il mio nome è "Moltitudine", perché siamo in molti;
[10] e continuava a chiedergli di non cacciarli fuori da quella regione.
[11] In quel luogo c' era un grosso branco di maiali che pascolava vicino alla montagna.
[12] Gli spiriti maligni chiesero con insistenza a Gesù: "Mandaci in quei maiali! Lascia che entriamo dentro di loro!".
[13] Gesù lo permise. Gli spiriti maligni uscirono da quell' uomo ed entrarono nei maiali. Allora tutti quegli animali - erano circa duemila! - si misero a correre giù per la discesa, precipitarono nel lago e affogarono.
[14] I guardiani dei maiali fuggirono e andarono a raccontare il fatto in città e in campagna. Perciò la gente venne a vedere che cosa era accaduto.
[15] Quando arrivarono vicino a Gesù, videro anche l' uomo che aveva avuto molti spiriti maligni: ora egli se ne stava seduto, era vestito e ragionava bene. Ed essi si spaventarono.
[16] Quelli che avevano visto il fatto raccontarono agli altri ciò che era successo all' indemoniato e poi ai maiali.
[17] Alla fine la gente supplicò Gesù di andarsene via dal loro territorio.
[18] Gesù salì sulla barca. L' uomo guarito continuava a chiedergli di poter stare con lui,
[19] ma Gesù non glielo permise. "Torna a casa tua, - gli disse - dalla tua famiglia, e racconta agli altri quanto ha fatto per te il Signore che ha avuto pietà di te".
[20] L' uomo allora se ne andò via e cominciò ad annunziare in tutta la regione delle Dieci Città quel che Gesù aveva fatto per lui. E tutti quelli che lo ascoltavano erano pieni di meraviglia.
[21] Gesù ritornò sull' altra sponda del lago, e quando fu sulla riva, una grande folla si radunò attorno a lui.
[22] Venne allora un capo della sinagoga, un certo Giairo. Quando vide Gesù si buttò ai suoi piedi
[23] e gli chiese con insistenza: "La mia bambina sta morendo. Ti prego, vieni a mettere la tua mano su di lei, perché guarisca e continui a vivere!".
[24] Gesù andò con lui, mentre molta gente continuava a seguirlo e lo stringeva da ogni parte.
[25] C' era là anche una donna che già da dodici anni aveva continue perdite di sangue.
[26] Si era fatta curare da molti medici che l' avevano fatta soffrire parecchio e le avevano fatto spendere tutti i suoi soldi, ma senza risultato. Anzi, stava sempre peggio.
[28] Questa donna aveva sentito parlare di Gesù e aveva pensato: "Se riesco anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita". Perciò si mise in mezzo alla folla, dietro a Gesù, e arrivò a toccare il suo mantello.
[29] Subito la perdita di sangue si fermò, ed essa si sentì guarita dal suo male.
[30] In quell' istante Gesù si accorse che una forza era uscita da lui. Si voltò verso la folla e disse: - Chi ha toccato il mio mantello?
[31] I discepoli gli risposero: - Vedi bene che la gente ti stringe da ogni parte. Come puoi dire: chi mi ha toccato?
[32] Ma Gesù si guardava attorno per vedere chi lo aveva toccato.
[33] La donna aveva paura e tremava perché sapeva quello che le era capitato. Finalmente venne fuori, si buttò ai piedi di Gesù e gli raccontò tutta la verità.
[34] Gesù le disse: "Figlia mia, la tua fede ti ha salvata. Ora vai in pace, guarita dal tuo male".
[35] Mentre Gesù parlava, arrivano dei messaggeri dalla casa del caposinagoga e gli dicono: "Tua figlia è morta. Perché stai ancora a disturbare il Maestro?".
[36] Ma Gesù non diede importanza alle loro parole e disse a Giairo: "Non temere, soltanto continua ad aver fiducia".
[37] Prese con sé Pietro, Giacomo e suo fratello Giovanni e non si fece accompagnare da nessun altro.
[38] Quando arrivarono alla casa di Giairo, Gesù vide una grande confusione: c' era gente che piangeva e gridava forte.
[39] Entrò e disse: "Perché tutta questa agitazione e perché piangete? La bambina non è morta, dorme".
[40] Ma quelli ridevano di lui. Gesù li fece uscire tutti ed entrò nella stanza solo con il padre e la madre della bambina e i suoi tre discepoli.
[41] Prese la mano della bambina e le disse: "Talità kum" che significa: "Fanciulla, alzati!".
[42] Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare (aveva dodici anni). Tutti furono presi da grande meraviglia,
[43] ma Gesù ordinò severamente di non parlarne con nessuno. Poi disse di darle qualcosa da mangiare.