< Marco 2

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[1] Qualche giorno dopo Gesù tornò in città, a Cafàrnao, e si sparse la voce che egli si trovava in casa.
[2] Allora venne tanta gente che non c' era più posto per nessuno, nemmeno di fronte alla porta. Gesù parlava alla folla e presentava il suo messaggio.
[3] Vennero anche alcune persone che accompagnavano un paralitico, portato in barella da quattro di loro;
[4] ma non riuscivano ad arrivare fino a Gesù a causa della folla. Allora scoperchiarono il tetto della casa proprio dove si trovava Gesù; poi, di lassù, fecero scendere la barella con sopra sdraiato il paralitico.
[5] Quando Gesù vide la fede di quelle persone disse al paralitico: "Figlio mio, i tuoi peccati sono perdonati".
[6] Erano presenti alcuni maestri della Legge. Se ne stavano seduti e pensavano:
[7] "Perché costui osa parlare in questo modo? Egli bestemmia! Solamente Dio può perdonare i peccati!".
[8] Ma Gesù conobbe subito i loro pensieri e disse: - Perché ragionate così dentro di voi?
[9] è più facile dire al paralitico: Ti sono perdonati i tuoi peccati, oppure dire: Alzati, prendi la tua barella e cammina?
[10] Ebbene, io vi farò vedere che il Figlio dell' uomo ha sulla terra il potere di perdonare i peccati. Poi si voltò verso il paralitico e gli disse:
[11] - Dico a te: alzati, prendi la tua barella e va' a casa tua!
[12] Mentre tutti lo guardavano, l' uomo si alzò, prese la sua barella e se ne andò via subito. Il fatto riempì tutti di stupore. E lodavano Dio e dicevano: "Non abbiamo mai visto una cosa del genere!".
[13] Poi Gesù tornò presso la riva del lago. Tutta la folla gli andava dietro ed egli continuava a insegnare.
[14] Passando, vide un certo Levi, figlio di Alfeo, che stava seduto dietro il banco delle tasse. Gesù gli disse: "Vieni con me". Quello si alzò e cominciò a seguirlo.
[15] Più tardi Gesù si trovava in casa di Levi a mangiare. Con lui e con i suoi discepoli c' erano molti agenti delle tasse e altre persone di cattiva reputazione. Molta di questa gente infatti andava con Gesù.
[16] Alcuni maestri della Legge, i quali erano del gruppo dei farisei, videro che Gesù era a tavola con persone di quel genere. Allora dissero ai suoi discepoli: - Perché mangia con quelli delle tasse e con gente di cattiva reputazione?
[17] Gesù sentì le loro parole e rispose: - Le persone sane non hanno bisogno del medico; ne hanno bisogno invece i malati. Io non sono venuto a chiamare quelli che si credono giusti, ma quelli che si sentono peccatori.
[18] Un giorno i discepoli di Giovanni il Battezzatore e i farisei stavano facendo digiuno. Alcuni vennero da Gesù e gli domandarono: - Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei fanno digiuno, i tuoi discepoli invece non lo fanno?
[19] Gesù rispose: - Vi pare possibile che gli invitati a un banchetto di nozze se ne stiano senza mangiare mentre lo sposo è con loro? No. Per tutto il tempo che lo sposo è con loro, non possono digiunare.
[20] Verrà più tardi il tempo in cui lo sposo gli sarà portato via, e allora faranno digiuno.
[21] Nessuno rattoppa un vestito vecchio con un pezzo di stoffa nuova, altrimenti la stoffa nuova strappa via anche parte del tessuto vecchio e fa un danno peggiore di prima.
[22] E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino li fa scoppiare e così si perdono e il vino e gli otri. Invece, per vino nuovo ci vogliono otri nuovi.
[23] Un giorno che era sabato Gesù stava passando attraverso alcuni campi di grano. Mentre camminavano, i suoi discepoli si misero a cogliere spighe.
[24] I farisei allora dissero a Gesù: - Guarda! Perché i tuoi discepoli fanno ciò che la nostra Legge non permette di fare nel giorno del riposo?
[25] Gesù rispose: - E voi non avete mai letto nella Bibbia quello che fece Davide un giorno che si trovò in difficoltà perché lui e i suoi avevano fame?
[26] Accadde al tempo del sommo sacerdote Abiatàr: come sapete, Davide entrò nel Tempio e mangiò i pani che erano offerti a Dio. La nostra Legge dice che solamente i sacerdoti possono mangiare quei pani, eppure Davide li diede anche a quelli che erano con lui.
[27] Poi Gesù disse ancora: - Il sabato è stato fatto per l' uomo, e non l' uomo per il sabato.
[28] Per questo il Figlio dell' uomo è padrone anche del sabato.