< Marco 15

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[1] Appena fu mattina i capi dei sacerdoti insieme con le altre autorità e i maestri della Legge - cioè tutto il tribunale - si riunirono per prendere una decisione. Alla fine fecero legare e portar via Gesù e lo consegnarono a Pilato.
[2] Pilato gli fece questa domanda: - Sei tu il re dei Giudei? Gesù rispose: - Tu lo dici.
[3] Siccome i capi dei sacerdoti portavano molte accuse contro di lui,
[4] Pilato lo interrogò ancora: - Perché non rispondi nulla? Vedi bene di quante cose ti accusano!
[5] Ma Gesù non disse più niente e Pilato ne fu molto meravigliato.
[6] Ogni anno, per la festa di Pasqua, Pilato liberava uno dei prigionieri, quello che la folla domandava.
[7] In quel tempo era in prigione un certo Barabba che, insieme con altri ribelli, aveva ucciso un uomo durante una rivolta.
[8] Allora la folla salì verso il palazzo del governatore e cominciò a chiedergli quello che egli aveva l' abitudine di concedere.
[9] Allora Pilato rispose: - Volete che vi lasci libero Gesù, questo re dei Giudei?
[10] Disse così perché sapeva che i capi dei sacerdoti l' avevano portato da lui solo per odio.
[11] Ma i capi dei sacerdoti cominciarono a mettere in agitazione la folla perché chiedesse la liberazione di Barabba.
[12] Pilato domandò di nuovo: - Che farò dunque di quell' uomo che voi chiamate il re dei Giudei?
[13] Essi gridarono: - In croce!
[14] Pilato diceva: - Che cosa ha fatto di male? Ma quelli gridavano ancora più forte: - In croce! In croce!
[15] Pilato non voleva scontentare la folla: per questo lasciò libero Barabba e invece fece frustare a sangue Gesù. Poi lo consegnò ai soldati per farlo crocifiggere.
[16] I soldati portarono Gesù nel cortile del palazzo del governatore e chiamarono anche il resto della truppa.
[17] Gli misero addosso una veste rossa, prepararono una corona di rami spinosi e gliela misero sul capo.
[18] Poi cominciarono a salutarlo: "Salve, re dei Giudei!".
[19] Con un bastone gli davano dei colpi in testa, gli sputavano addosso e si mettevano in ginocchio come per adorarlo.
[20] Quando finirono di insultarlo gli tolsero la veste rossa e lo rivestirono dei suoi abiti. Poi lo portarono fuori per crocifiggerlo.
[21] Un certo Simone, originario di Cirene, il padre di Alessandro e di Rufo, passava di là mentre tornava dai campi. I soldati lo obbligarono a portare la croce di Gesù.
[22] Poi condussero Gesù in un luogo detto Gòlgota (che significa "Luogo del Cranio").
[23] Vollero dargli un po' di vino drogato, ma Gesù non lo prese.
[24] Poi lo inchiodarono alla croce, e si divisero le sue vesti tirandole a sorte per decidere la parte di ciascuno.
[25] Erano le nove del mattino quando lo crocifissero.
[26] Sul cartello dove si scriveva il motivo della condanna c' erano queste parole: "Il re dei Giudei".
[27] Insieme con Gesù avevano messo in croce anche due briganti, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra.
[29] Quelli che passavano di là scuotevano la testa in segno di disprezzo, lo insultavano e dicevano: "Ehi, tu che volevi distruggere il Tempio e ricostruirlo in tre giorni,
[30] salva te stesso! Prova a scendere dalla croce!".
[31] Allo stesso modo anche i capi dei sacerdoti e i maestri della Legge ridevano e dicevano: "Ha salvato tanti altri e ora non è capace di salvare se stesso!
[32] Lui, il Messia, il re d' Israele: scenda ora dalla croce, così vedremo e gli crederemo!". Anche i due briganti crocifissi accanto a lui lo insultavano.
[33] Quando fu mezzogiorno si fece buio su tutta la regione fino alle tre del pomeriggio.
[34] Alle tre Gesù gridò molto forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni? che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
[35] Alcuni dei presenti udirono e dissero: "Sentite, chiama il profeta Elia".
[36] Un tale corse a prendere una spugna, la bagnò nell' aceto, la fissò in cima a una canna e cercava di far bere Gesù. Diceva: "Aspettate. Vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce!".
[37] Ma Gesù diede un forte grido e spirò.
[38] Allora il grande velo appeso nel Tempio si squarciò in due, da cima a fondo.
[39] L' ufficiale romano che stava di fronte alla croce, vedendo come Gesù era morto, disse: "Quest' uomo era davvero Figlio di Dio!".
[40] Alcune donne erano là e guardavano da lontano: c' erano Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo il più giovane e di Ioses, e anche Salome.
[41] Esse avevano seguito e aiutato Gesù fin da quando era in Galilea. E c' erano anche molte altre donne, venute con lui a Gerusalemme.
[42] Quel giorno, vigilia del sabato, era di preparazione alla festa, ed era già sera.
[43] Venne Giuseppe, originario di Arimatea: egli era un personaggio importante, faceva parte del tribunale ebraico: anche lui aspettava con fiducia il regno di Dio. Giuseppe si fece coraggio, andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù.
[44] Pilato si meravigliò che Gesù fosse già morto. Chiamò allora l' ufficiale e gli domandò se era morto davvero.
[45] Dopo aver ascoltato l' ufficiale, diede il permesso di prendere il corpo di Gesù.
[46] Allora Giuseppe comprò un lenzuolo, tolse Gesù dalla croce, lo avvolse nel lenzuolo e lo mise in una tomba scavata nella roccia. Poi fece rotolare una grossa pietra davanti alla porta della tomba.
[47] Intanto due delle donne, Maria Maddalena e Maria madre di Ioses, stavano a guardare dove mettevano il corpo di Gesù.