< Luca 18

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[1] Gesù raccontò una parabola per insegnare ai discepoli che bisogna pregare sempre, senza stancarsi mai.
[2] Disse: "C' era in città un giudice che non rispettava nessuno: né Dio né gli uomini.
[3] Nella stessa città viveva anche una vedova. Essa andava sempre da quel giudice e gli chiedeva: Fammi giustizia contro il mio avversario.
[4] "Per un po' di tempo il giudice non volle intervenire, ma alla fine pensò: "Di Dio non me ne importa niente e degli uomini non me ne curo:
[5] tuttavia farò giustizia a questa vedova perché mi dà ai nervi. Così non verrà più a stancarmi con le sue richieste".
[6] Poi il Signore continuò: "Fate bene attenzione a ciò che ha detto quel giudice ingiusto.
[7] Se fa così lui, volete che Dio non faccia giustizia ai suoi figli che lo invocano giorno e notte? Tarderà ad aiutarli?
[8] Vi assicuro che Dio farà loro giustizia, e molto presto! Ma quando il Figlio dell' uomo tornerà troverà ancora fede sulla terra?".
[9] Poi Gesù raccontò un' altra parabola per alcuni che si ritenevano giusti e disprezzavano gli altri.
[10] Disse: "Una volta c' erano due uomini: uno era fariseo e l' altro era un agente delle tasse. Un giorno salirono al Tempio per pregare.
[11] "Il fariseo se ne stava in piedi e pregava così tra sé: "O Dio, ti ringrazio perché io non sono come gli altri uomini: ladri, imbroglioni, adùlteri. Io sono diverso anche da quell' agente delle tasse.
[12] Io digiuno due volte alla settimana e offro al Tempio la decima parte di quello che guadagno".
[13] "L' agente delle tasse invece si fermò indietro e non voleva neppure alzare lo sguardo al cielo. Anzi si batteva il petto dicendo: "O Dio, abbi pietà di me che sono un povero peccatore!".
[14] "Vi assicuro che l' agente delle tasse tornò a casa perdonato; l' altro invece no. Perché, chi si esalta sarà abbassato; chi invece si abbassa sarà innalzato".
[15] Alcune persone portavano i loro bambini a Gesù e volevano farglieli benedire, ma i discepoli li sgridavano.
[16] Allora Gesù chiamò vicino a sé i bambini e disse ai suoi discepoli: "Lasciate che i bambini vengano a me e non impediteglielo, perché Dio dà il suo regno a quelli che sono come loro.
[17] Io vi assicuro: chi non l' accoglie come farebbe un bambino non vi entrerà".
[18] Uno dei capi domandò un giorno a Gesù: - Maestro buono, che cosa devo fare per ottenere la vita eterna?
[19] Gesù gli rispose: - Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne Dio!
[20] I comandamenti li conosci: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dire il falso contro nessuno, rispetta tuo padre e tua madre!
[21] Ma quell' uomo disse: - Fin da giovane io ho ubbidito a tutti questi comandamenti.
[22] Gesù lo ascoltò, poi gli disse: - Ancora una cosa ti manca: vendi tutto quel che possiedi e i soldi che ricavi distribuiscili ai poveri. Allora avrai un tesoro in cielo. Poi vieni e seguimi!
[23] Ma quell' uomo, udita la proposta di Gesù, diventò molto triste. Era troppo ricco.
[24] Gesù notò la sua tristezza e disse: "Com' è difficile per quelli che sono ricchi entrare nel regno di Dio!
[25] Se è difficile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago, è ancor più difficile che un ricco possa entrare nel regno di Dio".
[26] Quelli che lo ascoltavano domandarono a Gesù: - Ma allora chi potrà mai salvarsi?
[27] Gesù rispose: - Ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio.
[28] Allora Pietro gli disse: - E noi? Noi abbiamo abbandonato tutto quel che avevamo per venire con te.
[29] Gesù si volse ai discepoli e rispose: - Io vi assicuro che se qualcuno ha abbandonato casa, moglie, fratelli, genitori e figli... per il regno di Dio,
[30] costui riceverà molto di più già in questa vita, e nel mondo futuro riceverà la vita eterna.
[31] Poi Gesù prese da parte i dodici discepoli e disse loro: "Ecco, noi stiamo salendo verso Gerusalemme. Là si realizzerà tutto quel che i profeti hanno scritto riguardo al Figlio dell' uomo.
[32] Egli sarà consegnato ai pagani ed essi gli rideranno in faccia, lo copriranno di offese e di sputi,
[33] lo prenderanno a frustate e lo uccideranno. Ma il terzo giorno risorgerà".
[34] I discepoli però non capirono nulla di tutto questo. Il significato di ciò che Gesù diceva rimase per loro misterioso e non riuscivano affatto a capire.
[35] Gesù stava avvicinandosi alla città di Gèrico; un cieco seduto sul bordo della strada chiedeva l' elemosina.
[36] Il cieco sentì passare la gente e domandò che cosa c' era.
[37] Gli risposero: "Passa Gesù di Nàzaret!".
[38] Allora quel cieco gridò: "Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!".
[39] Quelli che passavano lo sgridavano per farlo stare zitto. Ma egli gridava ancor più forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me!".
[40] Gesù si fermò e ordinò che gli portassero il cieco. Quando fu vicino Gesù gli chiese:
[41] - Che cosa vuoi che io faccia per te? Il cieco disse: - Signore, fa' che io possa vederci di nuovo!
[42] Allora Gesù gli disse: - Apri i tuoi occhi! La tua fede ti ha salvato.
[43] In un attimo il cieco ricuperò la vista. Poi si mise a seguire Gesù, ringraziando Dio. Anche la gente che era presente ed aveva visto il fatto si mise a lodare Dio.