< Lamentazioni 4

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[1] Come mai l' oro così puro e brillante si è alterato? Come mai le pietre del tempio sono sparpagliate a ogni angolo di strada?
[2] Come mai gli abitanti di Sion, un tempo preziosi come l' oro, ora sono stimati come vasi di creta, lavoro di un vasaio qualunque?
[3] Perfino gli sciacalli allattano i loro piccoli, ma il mio popolo è crudele verso i suoi figli come gli struzzi del deserto.
[4] La lingua dei lattanti si è attaccata al palato per la sete. I bambini chiedono pane, ma nessuno gliene dà.
[5] Quelli che mangiavano cibi delicati ora cadono sfiniti per strada. Quelli che erano stati allevati nel lusso frugano tra le immondizie.
[6] I peccati del mio popolo sono più grandi di quelli commessi a Sodoma, distrutta in un attimo senza il tempo di reagire.
[7] I suoi prìncipi erano più candidi della neve, il loro colorito più bianco del latte; i loro corpi erano più rossi dei coralli, le loro vene come il blu dello zaffiro.
[8] Ora sembrano più neri della fuliggine, non si riconoscono più per le strade. Hanno solo pelle raggrinzita sulle ossa, pelle secca come corteccia d' albero.
[9] Quelli uccisi dalla spada sono più fortunati di quelli uccisi dalla fame, caduti senza forze vittime della carestia.
[10] Nel disastro che ora ha colpito il mio popolo, donne già piene di compassione hanno cotto con le loro mani i propri bambini per nutrirsi.
[11] Il Signore è giunto al colmo della sua ira, ha riversato la sua collera ardente. Ha acceso in Sion un incendio che ha divorato le sue fondamenta.
[12] Né i re della terra, né altri al mondo avrebbero mai creduto che il nemico sarebbe entrato dalle porte di Gerusalemme.
[13] La rovina si è abbattuta per le colpe dei profeti, per i peccati dei sacerdoti che hanno versato nella città il sangue dei giusti.
[14] Come ciechi vagano incerti nelle strade, sporchi di sangue. Non si possono toccare i loro vestiti.
[15] Quando arrivano si grida: "Allontanatevi, sono impuri! Allontanatevi, non li toccate!". Essi fuggono e vanno randagi. I popoli stranieri dicono: "Non possono rimanere tra di noi".
[16] Il Signore stesso li ha dispersi: non li vuole più vedere. Nessuno ha avuto riguardo per i sacerdoti, né rispetto per gli anziani.
[17] I nostri occhi cercano ancora con ansia un aiuto che non arriva. Abbiamo aspettato senza sosta l' aiuto di una nazione che non poteva salvarci.
[18] I nemici sorvegliano i nostri passi, ci proibiscono di andare nelle nostre piazze. I nostri giorni sono contati, la nostra fine è vicina, è qui.
[19] I nostri inseguitori sono più veloci delle aquile nel cielo. Ci hanno inseguiti sulle montagne, ci hanno teso agguati nel deserto.
[20] La nostra speranza, il re che il Signore aveva consacrato, è stato preso in un agguato dal nemico. E noi dicevamo: "Con la sua protezione avremo il nostro posto tra le nazioni".
[21] Gioisci, esulta, Edom, tu che abiti nella regione di Uz! Anche tu berrai la coppa del castigo ti ubriacherai e ti mostrerai nuda.
[22] La tua punizione è completa, Sion, egli non ti manderà più in esilio. Per quanto riguarda te, Edom, il Signore punirà i tuoi peccati, smaschererà le tue colpe.