< Giudici 20

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[1] Tutto il popolo d' Israele radunò compatto in assemblea a Mizpa, alla presenza del Signore. Vennero da Dan, al nord, fino a Bersabea, al sud, e anche dal territorio di Galaad.
[2] A questa assemblea del popolo di Dio erano presenti tutte le tribù d' Israele con i loro capi: in tutto quattrocentomila soldati addestrati alla guerra.
[3] Anche la tribù di Beniamino venne a sapere che tutti gli altri Israeliti si erano radunati a Mizpa. L' assemblea volle sapere com' era avvenuto quel delitto.
[4] Il levita al quale avevano ucciso la donna, disse: "Mi trovavo con la mia concubina a Gabaa, nel territorio della tribù di Beniamino, e volevo passare lì la notte.
[5] I cittadini di Gabaa vennero ad attaccarci: di notte circondarono la casa dove mi trovavo; essi volevano uccidere me; invece hanno violentato la mia concubina fino a farla morire.
[6] Allora io ho preso il suo corpo e l' ho tagliato a pezzi; poi ho mandato un pezzo a ciascuna delle tribù d' Israele. Quegli uomini hanno commesso in mezzo a noi un delitto veramente mostruoso!
[7] Tutti voi siete Israeliti: consultatevi e prendete una decisione".
[8] Tutti i presenti si alzarono in piedi e gridarono: "Nessuno di noi tornerà alla sua casa o alla sua tenda.
[9] Ecco il nostro piano contro Gabaa:
[10] per ogni tribù d' Israele tireremo a sorte dieci uomini su cento, cento su mille, mille su diecimila. Questi raccoglieranno da tutto il popolo i viveri. Al loro ritorno assaliremo Gabaa di Beniamino. In tal modo vendicheremo il delitto mostruoso commesso in mezzo al popolo d' Israele".
[11] Così, tutti gli uomini d' Israele, compatti, si organizzarono contro la città
[12] Le tribù di Israele mandarono messaggeri per tutto il territorio di Beniamino. Dissero: "Come mai è stato commesso in mezzo a voi questo delitto
[13] Ora consegnateci quei pervertiti di Gabaa: li uccideremo e così sarà cancellato il male commesso in Israele". Ma gli uomini della tribù di Beniamino non vollero dar retta agli altri fratelli Israeliti,
[14] e da tutte le città vennero a Gabaa per combattere contro le altre tribù d' Israele
[15] Quel giorno, dalle loro città vennero a presentarsi ventiseimila soldati.
[16] Oltre ad essi, i cittadini di Gabaa radunarono settecento soldati scelti, che erano mancini e capaci di centrare, con la fionda, un capello senza sbagliare il colpo.
[17] Le altre tribù d' Israele invece radunarono quattrocentomila soldati già addestrati alla guerra.
[18] Gli Israeliti andarono a Betel; invocarono il Signore e gli domandarono: - Quale tribù deve attaccare per prima i Beniaminiti? Il Signore rispose: - La tribù di Giuda.
[19] Il mattino dopo, si alzarono presto e andarono ad accamparsi vicino alla città di Gabaa.
[20] Si prepararono alla battaglia e si schierarono di fronte a Gabaa.
[21] Dalla città, i soldati della tribù di Beniamino uscirono all' attacco, e prima del tramonto uccisero ventiduemila Israeliti.
[22] Gli Israeliti tornarono a Betel e piansero fino alla sera alla presenza del Signore.
[23] Poi, lo invocarono e gli domandarono: - Dobbiamo di nuovo attaccare i nostri fratelli della tribù di Beniamino? - Sì, attaccateli! - rispose il Signore.
[24] L' esercito d' Israele riprese coraggio, e i loro soldati si avvicinarono alle truppe di Beniamino per la seconda volta e si schierarono nella stessa posizione del giorno prima.
[25] Dalla città di Gabaa i Beniaminiti uscirono di nuovo all' attacco. Quel giorno uccisero diciottomila Israeliti, tutti soldati ben addestrati.
[26] Allora tutto il popolo d' Israele andò a Betel e pianse. Si sedettero alla presenza del Signore e non mangiarono niente fino a sera. Offrirono al Signore sacrifici completi e sacrifici per il banchetto sacro.
[27] In quei giorni, l' arca dell' alleanza con Dio era a Betel.
[28] Incaricato del servizio liturgico davanti ad essa era Finees, figlio di Eleazaro e nipote di Aronne. Il popolo d' Israele invocò il Signore e gli domandò: - Dobbiamo ancora attaccare i nostri fratelli della tribù di Beniamino oppure dobbiamo fermarci? E il Signore rispose: - Sì, attaccateli! Domani vi darò la vittoria su di loro.
[29] Allora Israele fece appostare alcuni soldati in agguato attorno a Gabaa.
[30] Poi, per la terza volta marciarono contro le truppe di Beniamino e schierarono i loro uomini di fronte a Gabaa, come nei giorni precedenti.
[31] I Beniaminiti uscirono ad attaccarli e furono attirati lontano dalla città. Come le altre volte, essi cominciarono a uccidere alcuni Israeliti in aperta campagna, sulla strada di Betel e sulla strada di Gabaa. Uccisero circa trenta Israeliti.
[32] Già pensavano: "Li abbiamo di nuovo sconfitti!". Ma gli Israeliti erano indietreggiati apposta, con l' intenzione di attirarli sulle strade fuori della città.
[33] "L' esercito d' Israele lasciò la sua posizione e si raggruppò a Baal-Tamar;
[34] intanto i soldati che erano in agguato, diecimila in tutto, saltarono fuori dai loro nascondigli, dal lato indifeso di Gabaa, e attaccarono la città. La lotta fu dura. Intanto l' esercito Beniaminita non si rendeva conto che stava per essere annientato.
[35] Ma il Signore diede a Israele la vittoria. Infatti, quel giorno, gli Israeliti uccisero venticinquemilacento soldati della tribù di Beniamino.
[36] Solo quando i Beniaminiti si resero conto che erano stati sconfitti, capirono come le cose erano andate veramente.
[37] I soldati in agguato corsero veloci verso Gabaa: irruppero in città e uccisero tutti gli abitanti.
[38] L' esercito d' Israele e i soldati in agguato, a suo tempo avevano concordato un segnale: gli uni dovevano far salire una grande nube di fumo dalla città,
[39] gli altri, che erano sul campo di battaglia, dovevano voltarsi e attaccare. In un primo momento, i Beniaminiti avevano cominciato a far vittime tra gli Israeliti, circa una trentina di uomini, e si erano detti: "è fatta, li abbiamo sconfitti come la prima volta".
[40] Ma poi si vide il segnale: una nube di fumo cominciò a salire dalla città. I Beniaminiti videro che l' intera città era in fiamme, alle loro spalle.
[41] Gli Israeliti allora si voltarono e attaccarono; i Beniaminiti furono presi dal panico, perché si accorsero che erano ormai perduti.
[42] Cercarono di sfuggire all' esercito d' Israele prendendo la strada del deserto. Ma vennero raggiunti dagli inseguitori e furono uccisi anche dai soldati Israeliti che uscivano dalla città.
[43] Gli Israeliti circondarono i Beniaminiti: li inseguirono senza dar loro tregua, fino al lato orientale di Gabaa, e li annientarono.
[44] Morirono diciottomila soldati beniaminiti, tutti uomini ben addestrati.
[45] Gli altri si voltarono e fuggirono verso il deserto in direzione della roccia di Rimmon. Gli Israeliti uccisero cinquemila di loro lungo la strada. Poi, continuarono a inseguire gli altri fino a disperderli e ne uccisero duemila.
[46] Quel giorno, furono uccisi venticinquemila Beniaminiti. Ed erano tutti soldati di valore.
[47] Gli Israeliti tornarono a cercare i Beniaminiti di città in città,
[48] e uccidevano tutti quelli che trovavano, uomini e animali. Bruciarono tutte le città. Solo seicento soldati riuscirono a fuggire nel deserto, fino alla roccia di Rimmon: essi rimasero là quattro mesi.