[2] I soldati intrecciarono una corona di rami spinosi, gliela misero in testa e gli gettarono sulle spalle un mantello rosso.
[3] Poi si avvicinavano a lui e dicevano: "Ti saluto, re dei Giudei!" e gli davano schiaffi.
[4] Pilato uscì un' altra volta dal palazzo e disse: - Ora ve lo porto qui fuori, perché sappiate che io non trovo nessun motivo per condannarlo.
[5] Gesù venne fuori, con la corona di spine e il mantello rosso. Pilato disse: - Ecco l' uomo.
[6] I capi dei sacerdoti e le guardie lo videro e cominciarono a gridare: - Crocifiggilo! Mettilo in croce! Pilato allora disse: - Prendetelo e mettetelo voi in croce. Per me, non ha fatto nulla di male.
[7] Essi risposero: - Noi abbiamo la nostra Legge: secondo la Legge dev' essere condannato a morte, perché ha detto di essere il Figlio di Dio.
[9] Entrò di nuovo nel palazzo e disse a Gesù: - Da dove vieni? - ma Gesù non rispose.
[10] Allora Pilato gli disse: - Non dici nulla? Non sai che io ho il potere di liberarti e il potere di farti crocifiggere?
[11] Gesù replicò: - Non avresti alcun potere contro di me, se Dio non te lo permettesse. Perciò chi mi ha messo nelle tue mani è più colpevole di te.
[12] Pilato allora cercò in tutti i modi di mettere Gesù in libertà. Ma i suoi accusatori gridavano: - Se liberi quest' uomo, non sei fedele all' imperatore! Chi si proclama re è nemico dell' imperatore.
[13] Quando Pilato udì queste parole, fece condurre fuori Gesù. Poi si mise seduto su una tribuna nel luogo chiamato "Lastricato" (in ebraico "Gabbatà").
[14] Era la vigilia della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse alla folla: - Ecco il vostro re!
[15] Ma quelli gridarono: - A morte! A morte! Crocifiggilo! Pilato disse: - Devo far morire in croce il vostro re? I capi dei sacerdoti risposero: - Il nostro re è uno solo: l' imperatore.
[16] Allora Pilato lasciò Gesù nelle loro mani perché fosse crocifisso. Allora le guardie presero Gesù
[17] e lo fecero andare fuori della città costringendolo a portare la croce sulle spalle; giunsero al posto chiamato "Cranio", che in ebraico si dice "Gòlgota";
[18] e lo inchiodarono alla croce. Con lui crocifissero altri due, uno da una parte e uno dall' altra. Gesù era in mezzo.
[19] Pilato scrisse il cartello e lo fece mettere sulla croce. C' era scritto: "Gesù di Nàzaret, il re dei Giudei".
[20] Molti lessero il cartello, perché il posto dove avevano crocifisso Gesù era vicino a Gerusalemme, e il cartello era scritto in tre lingue: in ebraico, in latino e in greco.
[21] Perciò i capi dei sacerdoti dissero a Pilato: - Non scrivere: Il re dei Giudei; scrivi che lui ha detto: Io sono il re dei Giudei.
[22] Ma Pilato rispose: - Basta; quello che ho scritto, ho scritto.
[23] I soldati che avevano crocifisso Gesù presero i suoi vestiti e ne fecero quattro parti, una per ciascuno. Poi presero la sua tunica, che era tessuta d' un pezzo solo da cima a fondo
[24] e dissero: "Non dividiamola! Tiriamo a sorte a chi tocca". Così si realizzò la parola della Bibbia che dice: Si divisero i miei vestiti e tirarono a sorte la mia tunica. Mentre i soldati si occupavano di questo, accanto alla croce
[25] stavano alcune donne: la madre di Gesù, sua sorella, Maria di Cléofa e Maria di Màgdala.
[26] Gesù vide sua madre e accanto a lei il discepolo preferito. Allora disse a sua madre: "Donna, ecco tuo figlio".
[27] Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre". Da quel momento il discepolo la prese in casa sua.
[28] A questo punto Gesù, sapendo che tutto era compiuto, disse: "Ho sete". Così realizzò una profezia della Bibbia.
[29] C' era lì un' anfora piena di aceto: bagnarono una spugna, la misero in cima a un ramo di issòpo e l' accostarono alla sua bocca.
[30] Gesù prese l' aceto e poi disse: "è compiuto". Abbassò il capo e rese lo spirito.
[31] Era la vigilia della festa: le autorità non volevano che i corpi rimanessero in croce durante il giorno festivo, perché la Pasqua era una festa grande. Perciò chiesero a Pilato di far spezzare le gambe ai condannati e far togliere di lì i loro cadaveri.
[32] I soldati andarono a spezzare le gambe ai due che erano stati crocifissi insieme a Gesù.
[33] Poi si avvicinarono a Gesù e videro che era già morto. Allora non gli spezzarono le gambe,
[34] ma uno dei soldati gli trafisse il fianco con la lancia. Subito dalla ferita uscì sangue con acqua.
[35] Colui che ha visto ne è testimone, e la sua testimonianza è vera. Egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.
[36] Così si avverò la parola della Bibbia che dice: Le sue ossa non saranno spezzate, e:
[38] Giuseppe d' Arimatèa era stato discepolo di Gesù, ma di nascosto, per paura delle autorità. Egli chiese a Pilato il permesso di prendere il corpo di Gesù. Pilato diede il permesso. Allora Giuseppe andò a prendere il corpo di Gesù.
[39] Arrivò anche Nicodèmo, quello che prima era andato a trovare Gesù di notte; portava con sé un' anfora pesantissima, piena di profumo: mirra con aloe.
[40] Presero dunque il corpo di Gesù e lo avvolsero nelle bende con i profumi, come fanno gli Ebrei quando seppelliscono i morti.
[41] Nel luogo dove avevano crocifisso Gesù c' era un giardino, e nel giardino c' era una tomba nuova dove nessuno era mai stato sepolto.
[42] Siccome era la vigilia della festa ebraica, misero lì il corpo di Gesù, perché la tomba era vicina.