[7] Egli venne come testimone della luce perché tutti gli uomini, ascoltandolo, credessero nella luce.
[8] Non era lui la luce: Giovanni era un testimone della luce.
[9] La luce vera, colui che illumina ogni uomo, stava per venire nel mondo.
[10] Egli era nel mondo, il mondo è stato fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l' ha riconosciuto.
[11] è venuto nel mondo che è suo ma i suoi non l' hanno accolto.
[12] Alcuni però hanno creduto in lui. A questi Dio ha fatto il dono di diventare figli di Dio.
[13] Non sono diventati figli di Dio per nascita naturale, per volontà di un uomo: è Dio che ha dato loro la nuova vita.
[14] Colui che è "la Parola" è diventato un uomo ed è vissuto in mezzo a noi uomini. Noi abbiamo contemplato il suo splendore divino. è lo splendore del Figlio unico di Dio Padre, pieno di grazia e di verità!
[15] Giovanni aveva dichiarato: "Dopo di me viene uno che è più grande di me, perché esisteva già prima di me". Quando vide Gesù gli rese testimonianza dicendo: "è di lui che io parlavo!".
[16] La ricchezza della sua grazia si è riversata su di noi, e noi tutti l' abbiamo ricevuta.
[17] Perché Dio ha dato la sua Legge per mezzo di Mosè, ma la sua grazia e la sua verità sono venute a noi per mezzo di Gesù, il Cristo.
[18] Nessuno ha mai visto Dio: il Figlio unico di Dio, quello che è sempre vicino al Padre, ce l' ha fatto conoscere.
[19] Questa fu la testimonianza di Giovanni. Le autorità ebraiche avevano mandato da Gerusalemme sacerdoti e addetti al culto del Tempio, per interrogarlo. Volevano sapere chi era.
[20] Giovanni dichiarò senza esitazione: - Io non sono il Messia.
[21] Essi gli chiesero: - Chi sei, allora? Sei forse Elia? Ma Giovanni disse: - No, non sono Elia. Quelli insistettero: - Sei il profeta? Giovanni rispose: - No.
[22] Alla fine gli chiesero: - Chi sei, dunque? Perché noi dobbiamo riferire qualcosa a quelli che ci hanno mandati. Cosa dici di te stesso?
[23] Allora Giovanni disse: - Io sono la voce di uno che grida nel deserto: spianate la strada per il Signore. Così ha detto il profeta Isaia.
[24] Quelli che interrogavano Giovanni appartenevano al gruppo dei farisei.
[25] Gli domandarono ancora: - Se non sei il Messia, né Elia, né il profeta, perché battezzi la gente?
[26] Giovanni rispose: - Io battezzo con acqua. Ma in mezzo a voi c' è uno che voi non conoscete.
[27] Egli viene dopo di me, ma io non sono degno neanche di sciogliere i lacci dei suoi sandali.
[28] Questo accadeva vicino al villaggio di Betània, al di là del fiume Giordano, dove Giovanni battezzava.
[29] Il giorno dopo, Giovanni vede Gesù venire verso di lui, e dice: "Ecco l' Agnello di Dio che prende su di sé il peccato del mondo.
[30] Parlavo di lui quando dicevo: dopo di me viene uno che è più grande di me, perché esisteva già prima di me.
[31] Anch' io non lo conoscevo, tuttavia Dio mi ha mandato a battezzare con acqua, per farlo conoscere al popolo d' Israele".
[32] Poi Giovanni portò questa testimonianza: "Ho visto lo Spirito di Dio scendere come colomba dal cielo, e rimanere sopra di lui.
[33] Anch' io non lo conoscevo quando Dio mi mandò a battezzare con acqua, ma Dio mi disse: "Vedrai lo Spirito scendere e fermarsi su un uomo - è lui che battezzerà con Spirito Santo".
[34] Ebbene, io l' ho visto accadere, e posso testimoniare che Gesù è il Figlio di Dio".
[35] Il giorno seguente Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli.
[36] Passò Gesù. Giovanni lo guardò e disse: "Ecco l' Agnello di Dio".
[37] I due discepoli lo udirono parlare così e si misero a seguire Gesù.
[38] Gesù si voltò e vide che lo seguivano. Allora disse: - Che cosa volete? Essi gli dissero: - Dove abiti, rabbì? (rabbì vuol dire: maestro).
[39] Gesù rispose: - Venite e vedrete. Quei due andarono, videro dove Gesù abitava e rimasero con lui il resto della giornata. Erano circa le quattro del pomeriggio.
[40] Uno dei due che udirono Giovanni e andarono con Gesù si chiamava Andrea. Era il fratello di Simon Pietro.
[41] La prima persona che Andrea incontrò fu appunto suo fratello Simone. Gli dice: - Abbiamo trovato il Messia (Messia o Cristo vuol dire: Salvatore inviato da Dio).
[42] Andrea accompagnò Simone da Gesù. Appena Gesù lo vide gli disse: - Tu sei Simone, il figlio di Giovanni. Ora il tuo nome sarà Cefa (in ebraico "Cefa" è lo stesso che "Pietro", e vuol dire: Pietra).
[43] Il giorno dopo, Gesù decise di andare in Galilea. Incontrò Filippo e gli disse: "Vieni con me".
[44] Filippo, Andrea e Pietro erano tutti e tre della città di Betsàida.
[45] Filippo trovò Natanaèle e gli disse: - Il Messia promesso nella Bibbia da Mosè e dai profeti, l' abbiamo trovato: è Gesù di Nàzaret, il figlio di Giuseppe.
[46] Natanaèle disse a Filippo: - Di Nàzaret? Da quel paese non può venire nulla di buono. Rispose Filippo: - Vieni e vedrai.
[47] Gesù vide venire Natanaèle e disse: - Questo è un vero israelita, un uomo senza inganno.
[48] Natanaèle disse a Gesù: - Come fai a conoscermi? Gesù gli rispose: - Io ti ho visto prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto l' albero di fico.
[49] Natanaèle esclamò: - Maestro, tu sei il Figlio di Dio! Tu sei il re d' Israele!
[50] Gesù replicò: - Io ho detto che ti ho visto sotto il fico e per questo tu credi in me? Vedrai cose ben più grandi!
[51] Disse ancora Gesù: - Io vi assicuro che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere verso il Figlio dell' uomo.