Home
Explore
Religious
Music
News
Podcasts
Bible
By Genre
By Location
By Language
Download app
Log in
Sign up
< Giobbe
31
Listen to this chapter • 3 min
[1]
"Io avevo imposto ai miei occhi di non guardare con passione le ragazze.
[2]
Ma che cosa mi riserva Dio che sta in alto? L' Onnipotente che abita luoghi altissimi che cosa mi dà?
[3]
Agli ingiusti egli manda disgrazie, riserva disastri per i malvagi.
[4]
Dio vede tutte le mie azioni, conta ogni mio passo.
[5]
Sono stato sincero nelle mie azioni, non ho mai commesso imbrogli.
[6]
Desidero essere pesato con una bilancia giusta e Dio vedrà la mia onestà.
[7]
Se ho abbandonato la retta via, se ho desiderato quello che vedevo, se mi sono macchiato le mani,
[8]
allora che io semini e un altro ne mangi i frutti, che i miei raccolti siano devastati.
[9]
Se ho desiderato la donna di un altro e mi sono appostato alla sua porta,
[10]
allora che mia moglie serva un altro e diventi la donna di tutti.
[11]
Infatti avrei commesso un' infamia, un delitto per qualsiasi giudice;
[12]
avrei attizzato un fuoco distruttore in tutte le mie proprietà.
[13]
Se avessi rifiutato il diritto del mio servo o della mia serva quando hanno reclamato contro di me,
[14]
niente potrei fare quando Dio mi giudicherà, non saprei rispondergli quando me ne chiederà conto.
[15]
Dio ha fatto sia me sia il mio servo, egli ci ha formati nel grembo materno.
[16]
Io non mi sono tenuto il pane dei poveri, né ho fatto piangere le vedove;
[17]
non ho mangiato il mio pane da solo, ma l' ho diviso con l' orfano,
[18]
e sin da giovane gli ho fatto da padre, l' ho guidato sin da quand' ero ragazzo.
[19]
Quando ho visto un povero senza vestito o qualcuno tremare di freddo,
[20]
l' ho ricoperto con la lana delle mie pecore, ed egli mi ha ringraziato di cuore.
[21]
Anche se i giudici erano miei amici, non ho mai oppresso l' orfano.
[22]
Mi si stacchino le braccia se non è così; che io rimanga mutilato.
[23]
Io ho sempre temuto la punizione di Dio e non mi sono mai opposto alla sua potenza.
[24]
Non ho mai riposto fiducia nel mio oro, l' oro fino non mi ha dato sicurezza.
[25]
Non sono stato orgoglioso delle mie ricchezze, di quello che sono riuscito a guadagnare.
[26]
La vista del sole splendente o l' avanzare maestoso della luna
[27]
non mi hanno tentato. Non ho mai adorato gli astri.
[28]
Qualsiasi giudice avrebbe condannato anche questa azione, perché non sarei stato fedele al Dio altissimo.
[29]
Non mi sono rallegrato per la disgrazia del mio nemico, la sua rovina non mi ha mai procurato piacere.
[30]
Non ho mai commesso il peccato di chieder la morte del mio nemico.
[31]
Ho dato da mangiare carne ai forestieri, i miei servi ne sono testimoni.
[32]
La mia casa è stata aperta ai viandanti, nessuno di loro ha passato la notte per la strada.
[33]
Io non ho cercato di mascherare le mie colpe, come fanno tanti altri,
[34]
per poi temere le folle, avere paura delle critiche del vicinato e rimanermene a casa in silenzio.
[35]
Chi mi darà ascolto? Io ho finito. Mi risponda l' Onnipotente; il mio nemico scriva le sue accuse in un rotolo.
[36]
Io lo porterei con orgoglio sulle spalle, o sulla testa come una corona,
[37]
così gli potrei rendere conto di ogni mia azione, e mi presenterei a lui come un principe.
[38]
Se la mia terra gridasse e i suoi solchi piangessero per colpa mia,
[39]
perché ne ho mangiato i frutti senza pagare e fatto morire il suo primo proprietario:
[40]
allora spuntino rovi invece di grano, al posto dell' orzo nascano spine". Qui finiscono i discorsi di Giobbe.
< Chapter 30
Chapter 32 >