< Geremia 20

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[1] Il sacerdote Pascur, figlio di Immer, era il capo delle guardie del tempio. Dopo aver udito Geremia che annunziava queste cose,
[2] lo fece frustare e lo lasciò incatenato vicino alla porta superiore, detta di Beniamino, dalla quale si entra nel tempio.
[3] Il giorno dopo ritornò e fece liberare il profeta dalle catene. Allora Geremia gli disse: "Pascur, il Signore ti cambia nome. Ti chiamerai "Spavento da ogni parte".
[4] Infatti il Signore ha detto: Ti renderò motivo di spavento per te e per tutti i tuoi amici. Essi cadranno sotto la spada dei nemici e tu assisterai alla loro morte. Consegnerò tutti gli abitanti di Giuda al re di Babilonia. Li deporterà nel suo paese e ne farà morire molti.
[5] Gli consegnerò le ricchezze degli abitanti di Gerusalemme, il prodotto del loro lavoro, le cose più preziose e perfino il tesoro dei re di Giuda. I nemici faranno man bassa di tutto, saccheggeranno e porteranno il bottino a Babilonia.
[6] Tu stesso, Pascur, e quelli che stanno con te, sarete fatti prigionieri e deportati a Babilonia. Là morirai e sarai sepolto insieme a tutti i tuoi amici ai quali hai annunziato tante menzogne".
[7] Signore, tu mi hai sedotto e io non ho saputo resisterti. Hai fatto ricorso alla forza e hai ottenuto quel che volevi. Mi disprezzano da mattina a sera, tutti ridono di me.
[8] Io parlo, e ogni volta sùbito devo chiamare aiuto e gridare contro la violenza e l' oppressione. Tutto il giorno sono insultato e deriso perché annunzio la tua parola, o Signore!
[9] Ma quando mi son detto: "Non penserò più al Signore, non parlerò più in suo nome", ho sentito dentro di me come un fuoco che mi bruciava le ossa: ho cercato di contenerlo ma non ci sono riuscito.
[10] Mi accorgevo che molti parlavano male di me e da ogni parte cercavano di spaventarmi. Dicevano: "Se qualcuno lo denunzia, lo denunzieremo anche noi". Perfino i miei amici più cari aspettavano un mio passo falso e dicevano: "Prima o poi, qualcuno riuscirà a ingannarlo! Così, l' avremo vinta noi e potremo vendicarci di lui".
[11] Ma tu, Signore, stai al mio fianco, tu sei forte e mi difendi: per questo i miei persecutori cadranno e non avranno la meglio su di me. Dovranno vergognarsi da morire perché i loro progetti andranno in fumo. Saranno disonorati per sempre e nessuno lo dimenticherà.
[12] Tu, Signore dell' universo, sai distinguere chi ti è fedele perché vedi i sentimenti e i pensieri segreti dell' uomo. Ho affidato a te la mia causa: sono certo che vedrò come tu punirai i miei nemici.
[13] Cantate inni al Signore! Lodate il Signore! Egli ha liberato il povero dal potere dei suoi nemici.
[14] Maledetto il giorno in cui sono nato! Nessuno consideri benedetto il giorno nel quale mia madre mi ha messo al mondo!
[15] Maledetto l' uomo che ha riempito di gioia mio padre quando gli ha dato la notizia: "è nato! è un maschio!".
[16] Quell' uomo diventi come le città che il Signore ha distrutto senza compassione. Al mattino egli oda lamenti e a mezzogiorno grida di guerra.
[17] Perché Dio non mi ha fatto morire prima di nascere? Mia madre sarebbe stata la mia tomba, mi avrebbe sempre tenuto dentro di sé.
[18] Invece sono uscito dal suo ventre solo per provare tormento e dolore e consumare la mia vita nell' umiliazione.