< Isaia 8

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[1] Per ordine del Signore presi una tavoletta e vi scrissi a lettere chiare: "Maher-shalal-cash-baz" (Presto il bottino, veloce il saccheggio).
[2] Presi come testimoni due persone stimate: Uria, il sacerdote, e Zaccaria, figlio di Iebarachia.
[3] Qualche tempo dopo mia moglie, la profetessa, rimase incinta. Alla nascita di mio figlio, il Signore disse: "Mettigli per nome: Presto il Bottino, Veloce il Saccheggio.
[4] Perché prima che il bambino sappia dire mamma e papà il re d' Assiria porterà via le ricchezze di Damasco e il bottino di Samaria".
[5] Il Signore mi disse ancora:
[6] "Il popolo di Giuda trema per l' assalto di Rezin e di Pekach e disprezza le mie tranquille acque del canale di Siloe.
[7] Perciò io guiderò il re d' Assiria all' assedio del territorio di Giuda. Il suo esercito arriverà come le acque impetuose dell' Eufrate e inonderà tutta la regione.
[8] Irromperà nel paese di Giuda, lo travolgerà e lo sommergerà fino al collo; con le sue ali distese, coprirà tutta la tua terra, o Emmanuele".
[9] Tremate, popoli! Ascoltate genti lontane. Alleatevi, armatevi pure, tanto sarete schiacciati!
[10] Fate pure i vostri progetti! Non si realizzeranno. Dite quel che volete! è tutto inutile perché Dio è con noi!
[11] Il Signore mi impose con forza di non seguire la via di questo popolo e mi disse:
[12] "Non condividere i progetti di questo popolo e non temere quel che esso teme.
[13] Ricordati che solo Io, il Signore dell' universo, sono santo; sono l' unico che tu devi temere.
[14] Io sono un santuario, ma anche una pietra di inciampo per il popolo, un laccio, un trabocchetto per i regni di Giuda e d' Israele e per chi abita in Gerusalemme.
[15] Molti inciamperanno: cadranno e verranno schiacciati. Altri cadranno nelle trappole preparate per essi e saranno presi".
[16] Voi, miei discepoli, ricordatevi bene questi avvertimenti che il Signore mi ha dato.
[17] Egli ha nascosto il suo volto ai discendenti di Giacobbe, ma io confido nel Signore e pongo in lui la mia speranza.
[18] Guardate me e i figli che il Signore mi ha dato. Siamo inviati dal Signore dell' universo che abita sul monte Sion. Siamo un messaggio vivente per il popolo d' Israele.
[19] Non date ascolto a chi vi dice di consultare gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. La gente dice: "Dopo tutto, ogni popolo deve interrogare le sue divinità e consultare i suoi morti in favore dei vivi".
[20] Voi invece dovete ascoltare quel che il Signore vi insegna! Se non ascoltate la sua parola non c' è speranza per voi.
[21] Il popolo oppresso e affamato si aggirerà per la regione. Per la fame maledirà con ira il suo re e le sue divinità. Guarderà nel cielo
[22] o scruterà sulla terra ma vedrà solo angoscia, terrore e oscurità terrificante.
[23] Però non ci saranno sempre tenebre sulla terra che ora è afflitta. Il territorio delle tribù di Zabulon e di Neftali nel passato è stato umiliato dal Signore, ma il futuro sarà glorioso per la strada che va dal Mediterraneo al Giordano, cioè la Galilea, dove vivono gli stranieri.