[1] Dice il Signore: "Grida a squarciagola, senza timore. Fa sentir la tua voce forte come una tromba. Denunzia contro Israele la sua ribellione, al mio popolo i suoi peccati.
[2] "Mi cercano ogni giorno, desiderano conoscere le mie decisioni. Anzi reclamano da me leggi giuste e vogliono che sia vicino a loro. Sembrano una nazione che agisce con giustizia e osserva le leggi del proprio Dio.
[3] Ma poi mi dicono: "Perché digiunare se non ci guardi? Perché umiliarci se non lo noti?". E io rispondo: "Proprio mentre digiunate vi preoccupate dei vostri affari e maltrattate i vostri lavoratori.
[4] Litigate con violenza, urlate e fate anche a pugni. Proprio perché digiunate in questo modo, io non vi ascolto.
[5] Per voi digiunare vuol dire piegare la testa come una pianta appassita, vestirsi di sacco e stendersi nella cenere. Pensate che sia questo il digiuno che mi piace? Questo, secondo voi, si chiama digiunare, umiliarsi davanti al Signore?
[6] "Per digiuno io intendo un' altra cosa: rompere le catene dell' ingiustizia, rimuovere ogni peso che opprime gli uomini, rendere la libertà agli oppressi e spezzare ogni legame che li schiaccia.
[7] Digiunare significa dividere il pane con chi ha fame, aprire la casa ai poveri senza tetto, dare un vestito a chi non ne ha, non abbandonare il proprio simile.
[8] "Allora sarà per te, popolo mio, l' alba di un nuovo giorno, i tuoi mali guariranno presto. Ti comporterai davvero in modo giusto e il Signore ti proteggerà con la sua presenza. Quando lo chiamerai egli ti risponderà; chiederai aiuto e lui dirà: "Eccomi".
[9] "Se tu smetti di opprimere gli altri, di disprezzarli, di parlarne male,
[10] allora la luce scaccerà l' oscurità in cui vivi. Se dividi il tuo cibo con chi ha fame e sazi il povero, la luce del pieno giorno ti illuminerà.
[11] Il Signore ti guiderà sempre: ti sazierà anche in mezzo al deserto e ti restituirà le forze. Sarai rigoglioso come un giardino ben irrigato, come una sorgente che non si prosciuga.
[12] Allora rialzerai le vecchie rovine, le ricostruirai sulle fondamenta abbandonate da tanto tempo. Sarai conosciuto come "Il popolo che ripara le spaccature delle mura e ricostruisce la città per riabilitarla".
[13] Il Signore aggiunge: "Se rinunzi a lavorare di sabato, il mio santo giorno; se lo consideri come un giorno di gioia da rispettare perché è consacrato a me; se l' onori rinunziando a metterti in cammino e a fare contratti,
[14] allora troverai la tua gioia in me, il Signore. Ti porterò in trionfo ovunque, anche sui monti. Ti godrai la terra che io ho dato in possesso a Giacobbe, il tuo antenato. Io, il Signore, lo prometto".