< Isaia 38

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[1] Un giorno Ezechia fu colpito da una malattia mortale. Il profeta Isaia, figlio di Amoz, andò a trovarlo e gli riferì questo messaggio da parte del Signore: "Comunica alla tua famiglia le tue ultime disposizioni, perché non hai più molto tempo da vivere".
[2] Allora Ezechia si voltò verso la parete e rivolse al Signore questa preghiera:
[3] "Ti prego, Signore, ricordati che mi sono sempre comportato lealmente davanti a te, senza falsità: ho sempre fatto quel che volevi da me". Poi scoppiò a piangere.
[4] Allora il Signore ordinò a Isaia
[5] di ritornare da Ezechia a dirgli: "Così dice il Signore, Dio del tuo antenato Davide: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ti concederò altri quindici anni di vita.
[6] Salverò te e Gerusalemme dal re d' Assiria, continuerò a proteggere questa città". Poi Isaia ordinò a Ezechia di prendere una schiacciata di fichi. Fu applicata sulla parte malata perché guarisse. Ezechia chiese a Isaia: - Quale segno mi assicura che potrò salire di nuovo al tempio?
[7] Isaia rispose: - Il Signore ti darà un segno per assicurarti che farà quel che ha promesso.
[8] Sulla scala costruita da Acaz, il Signore farà indietreggiare l' ombra del sole di dieci passi. E l' ombra indietreggiò di dieci passi.
[9] Quando Ezechia guarì della sua malattia compose questo canto di lode:
[10] "Ormai credevo di andare nel mondo dei morti nel meglio dei miei giorni, privato del resto della mia vita.
[11] Credevo che in questo mondo dei vivi non avrei più visto il Signore, e nessuna persona tra gli abitanti della terra.
[12] La mia vita era distrutta e gettata lontano, come una tenda di pastori, come una stoffa tolta dal telaio. Credevo che il Signore aveva messo fine alla mia vita.
[13] Ho gridato a lui tutta la notte con dolore, ma come un leone egli stritolava le mie ossa.
[14] La mia voce era debole come quella di una rondine, gemevo come una colomba. I miei occhi erano stanchi di guardare il cielo. Pregavo: Signore, liberami dall' angoscia.
[15] Che cos' altro potevo dire? Il Signore ha fatto questo. Non riesco a dormire, tanto il mio cuore è amareggiato.
[16] Signore, vivrò per te, per te solo. Guariscimi e fammi vivere.
[17] Ora la mia amarezza si è cambiata in pace. Tu salvi la mia vita da tutti i pericoli, perdoni tutti i miei peccati.
[18] Nessuno nel mondo dei morti può lodarti: i morti non possono sperare nella tua fedeltà.
[19] Solo i vivi possono lodarti come io sto facendo ora. I padri faranno conoscere ai figli quanto tu sei fedele.
[20] Signore, tu mi hai guarito. Noi canteremo sulla cetra le tue lodi. Canteremo nel tempio le tue lodi, per tutta la vita".
[21] Poi Isaia ordinò a Ezechia di prendere una schiacciata di fichi. Fu applicata sulla parte malata perché guarisse.
[22] Ezechia chiese a Isaia: - Quale segno mi assicura che potrò salire di nuovo al tempio?