< Isaia 33

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[1] Guai a voi che devastate senza essere devastati, tradite senza essere traditi. Quando avrete finito di devastare e di tradire, subirete anche voi la stessa sorte.
[2] Pietà di noi, Signore! In te è la nostra speranza! Proteggici ogni giorno e salvaci nel tempo della prova.
[3] Se tu intervieni a nostra difesa, i popoli fuggono via; le nazioni si disperdono al rumore della battaglia.
[4] Allora noi ci getteremo sul bottino di guerra come sciami di insetti, come nuvole di cavallette.
[5] Il Signore è grande! Egli domina su tutto. Riempie Gerusalemme con il diritto e la giustizia.
[6] Egli sarà la tua sicurezza e la tua salvezza. La sapienza, la conoscenza e il timore di Dio sono il tuo tesoro.
[7] Gli abitanti di Gerusalemme escono fuori e gridano. I messaggeri di pace ritornano e piangono disperati.
[8] Le strade sono deserte, nessuno passa per la via, il nemico ha violato gli accordi, ha disprezzato le città non ha più alcun rispetto per le persone.
[9] La regione è triste e squallida. Le foreste del Libano addolorate si vestono a lutto. La pianura di Saron è ridotta a una steppa. Le alture di Basan e il monte Carmelo sono brulli.
[10] Dice il Signore: "Basta! ora voglio intervenire. Voglio mostrare la mia potenza.
[11] I vostri progetti sono come il fieno, le vostre azioni come paglia. Il mio soffio vi divorerà come un fuoco.
[12] I popoli saranno ridotti in cenere; come spine prenderanno subito fuoco.
[13] Tutti, vicini e lontani, sapranno quel che ho fatto e riconosceranno la mia potenza".
[14] I peccatori tremeranno di paura a Gerusalemme. I malvagi saranno spaventati, diranno tra di loro: "Il giudizio di Dio è una fornace sempre accesa: chi di noi riuscirà a sopportare il suo fuoco?".
[15] Soltanto chi parla e agisce onestamente, chi non approfitta del suo potere per calpestare i poveri e non si lascia corrompere; chi non dà ascolto a progetti criminali e non conduce una vita cattiva.
[16] Egli solo sarà salvato, vivrà sicuro come una fortezza fra le rocce. Avrà da mangiare e da bere a sazietà.
[17] Tutti vedranno un re governare con grande splendore su un paese sconfinato.
[18] Le antiche paure per l' esattore delle tasse e il severo controllore straniero non saranno più che un brutto sogno.
[19] Non vedranno più quel popolo arrogante che parla una lingua strana, un linguaggio oscuro e incomprensibile.
[20] Guardate Gerusalemme, la città dove celebriamo le nostre feste. Guardate Sion! Che tranquillità viverci! Sarà una tenda stabile, nessuno strapperà i suoi paletti, nessuno toglierà le sue corde.
[21] Il Signore ci manifesterà la sua presenza gloriosa in una regione di fiumi e di larghi canali, dove non passerà più nessuna nave nemica a remi o a vela.
[22] Le corde delle navi si sono allentate, non tengono più fermo l' albero maestro, non permettono di spiegare le vele. Allora noi prenderemo il bottino, e sarà così abbondante che anche gli zoppi avranno la loro parte. Il Signore è il nostro giudice e il nostro legislatore. Il Signore è il nostro re, è lui che ci libera.
[23] Nessuno che vive a Gerusalemme si lamenterà di essere malato, e i nostri peccati saranno perdonati.