< Isaia 17

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[1] Questo messaggio riguarda Damasco: "Damasco non sarà più una città, ma un cumulo di rovine.
[2] Le città di Aram saranno abbandonate per sempre. Saranno pascolo per pecore e bestiame che nessuno caccerà via.
[3] Israele resterà senza difesa e Damasco perderà la sua indipendenza. Gli Aramei superstiti subiranno la stessa sorte d' Israele. Lo dico io, il Signore dell' universo.
[4] Quel giorno la grandezza d' Israele sarà abbattuta; dove c' era ricchezza ci sarà povertà.
[5] Israele sarà come un campo dove il grano è stato tagliato e raccolto; apparirà desolato come la valle di Refaim dopo la mietitura.
[6] I superstiti saranno ben pochi, come le ulive rimaste sull' albero dopo la raccolta: due o tre in alto, quattro o cinque sui rami più carichi. Lo dico io, il Signore Dio d' Israele.
[7] Quel giorno la gente tornerà a chiedere aiuto al suo creatore, al Santo d' Israele.
[8] Non si affideranno più agli altari costruiti con le loro mani; non avranno più fiducia nelle statue della dea Asera e negli altari per l' incenso.
[9] Quel giorno, le città ben difese saranno abbandonate e lasciate in rovina, come le città che gli Evei e gli Amorrei abbandonarono quando furono cacciati dagli Israeliti.
[10] Israele, tu hai dimenticato Dio che ti salva e ti protegge come una roccia potente. Invece pianti alberi sacri per il culto a un dio straniero.
[11] Ma anche se essi fioriscono lo stesso giorno in cui li pianti non raccoglierai niente: ci sarà solo pena e dolore".
[12] Si sente un frastuono di nazioni potenti come il rumore delle onde del mare, come lo scroscio di acque veementi.
[13] Le nazioni avanzano come acque scroscianti, ma Dio le minaccia ed esse si ritirano, si disperdono come polvere sulle colline, come foglie in un turbine di vento.
[14] A sera mettono terrore ma al mattino sono già scomparse. Questo è il destino di chiunque saccheggia la nostra terra.