< Genesi 25

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[1] Abramo si sposò di nuovo, con una donna di nome Chetura.
[2] Essa gli partorì Zimran, Ioktan, Medan, Madian, Isbak e Suach.
[3] Ioktan generò Saba e Dedan. I discendenti di Dedan furono gli Assurim, i Letusim e i Leummim.
[4] I figli di Madian furono Efa, Efer, Enoc, Abida ed Eldaa. Tutti questi sono i discendenti di Chetura.
[5] Abramo lasciò a Isacco tutto ciò che possedeva,
[6] invece ai figli avuti da altre donne fece soltanto dei regali e, mentre era ancora in vita, li mandò lontano da Isacco, nella terra d' oriente.
[7] Abramo visse centosettantacinque anni.
[8] Dopo una lunga vecchiaia serena, piena di soddisfazioni, morì e fu riunito ai suoi.
[9] I figli, Isacco e Ismaele, lo seppellirono nella grotta di Macpela, di fronte a Mamre, nel campo che era stato dell' ittita Efron, figlio di Zocar.
[10] Abramo l' aveva comperato dagli Ittiti. Là furono sepolti Abramo e sua moglie Sara.
[11] Dopo la morte di Abramo, Dio benedisse suo figlio Isacco che abitava presso il pozzo di Lacai-Roi.
[12] Ismaele, il figlio che Abramo aveva avuto da Agar, la schiava egiziana di Sara, ebbe questi figli,
[13] elencati in ordine di nascita: Nebaiot, il primogenito, poi Kedar, Adbeel, Mibsam,
[14] Misma, Duma, Massa,
[15] Adad, Tema, Ietur, Nafis e Kedma
[16] Essi furono gli antenati di dodici tribù e diedero il nome ai loro villaggi e ai loro accampamenti.
[17] Ismaele visse centotrentasette anni. Poi morì e fu riunito con i suoi antenati.
[18] Dato che egli morì prima dei suoi fratelli, i suoi discendenti si stabilirono altrove: da Avila fino a Sur, presso il confine egiziano, in direzione di Assur.
[19] Questa è la storia dei discendenti di Isacco, il figlio di Abramo. Abramo generò Isacco.
[20] Isacco aveva quarant' anni quando si prese in moglie Rebecca, figlia di Betuel e sorella di Labano, entrambi Aramei della Mesopotamia.
[21] Isacco pregò il Signore per sua moglie, perché era sterile. Il Signore lo esaudì e Rebecca rimase incinta.
[22] Ma nel suo grembo c' erano due bambini e si urtavano l' un l' altro. Allora Rebecca esclamò: "Perché proprio a me capita una cosa simile?". Interrogò il Signore,
[23] e il Signore le disse: "In te ci sono due nazioni. Da te usciranno due popoli rivali: uno sarà più forte dell' altro, il maggiore servirà il minore".
[24] Quando venne per lei il tempo di partorire ebbe due gemelli.
[25] Il primo che uscì era tutto rossiccio, coperto di peli come se avesse un mantello: lo chiamarono Esaù.
[26] Subito dopo uscì suo fratello e stringeva nella mano il calcagno di Esaù. Per questo lo chiamarono Giacobbe. Isacco aveva sessant' anni quando Rebecca diede alla luce i gemelli.
[27] I ragazzi si fecero grandi. Esaù divenne un esperto cacciatore, sempre in giro per la steppa. Giacobbe era invece un uomo tranquillo che restava volentieri sotto le tende.
[28] Isacco preferiva Esaù perché gli piaceva la selvaggina, Rebecca invece preferiva Giacobbe.
[29] Un giorno, mentre Giacobbe stava cuocendo una minestra, arrivò dalla campagna Esaù, stanchissimo,
[30] e disse al fratello: - Sono sfinito! Dammi da mangiare un po' di quella roba rossastra. (Per questo fu soprannominato Edom, "il Rosso").
[31] Giacobbe gli disse: - Te la do, solo se mi cedi prima i tuoi diritti di primogenito.
[32] Allora Esaù esclamò: - Va bene! Io sto per morire di fame! Che me ne faccio dei miei diritti di primogenito?
[33] Giacobbe riprese: - Giuramelo! Esaù giurò a Giacobbe che gli cedeva i suoi diritti di primogenito
[34] Soltanto allora Giacobbe diede al fratello pane e minestra di lenticchie. Egli mangiò e bevve. Poi si alzò da tavola e se ne andò. Così Esaù non attribuì alcun valore ai suoi diritti di primogenito.