< Genesi 21

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[1] Come aveva detto, il Signore agì in favore di Sara. Fece per lei quel che aveva promesso.
[2] Anche se Abramo era già vecchio, Sara rimase incinta, e nel tempo che Dio le aveva annunziato diede alla luce un figlio.
[3] Abramo chiamò Isacco, questo figlio avuto da Sara.
[4] Quando ebbe otto giorni lo circoncise, come Dio aveva comandato.
[5] Abramo aveva cento anni quando gli nacque Isacco.
[6] Sara disse: "Dio mi ha dato la gioia di ridere. Chiunque verrà a saperlo riderà con me".
[7] E aggiunse: "Chi avrebbe mai detto ad Abramo: Sara allatterà figli? Eppure io gli ho dato un figlio nella sua vecchiaia".
[8] Isacco cresceva. Nel giorno del suo svezzamento Abramo organizzò una grande festa.
[9] Sara notò il figlio che Abramo aveva avuto da Agar, l' Egiziana: stava scherzando con suo figlio Isacco.
[10] Allora disse ad Abramo: "Manda via questa schiava e suo figlio. Egli non deve spartire l' eredità con mio figlio Isacco!".
[11] Questo dispiacque molto ad Abramo, perché anche Ismaele era suo figlio.
[12] Ma Dio gli disse: "Non rattristarti per la tua schiava e per il ragazzo. Accontenta Sara in tutto quello che ti chiederà, perché per mezzo di Isacco tu avrai discendenti.
[13] Ma anche il figlio di questa tua schiava darà origine a un grande popolo, perché anche lui è tuo figlio".
[14] Allora Abramo si alzò di buon mattino, prese del pane e un otre d' acqua, li pose sulle spalle di Agar, le diede pure il figlio e la mandò via. Essa se ne andò e si smarrì nel deserto di Bersabea
[15] Quando non ci fu più acqua nell' otre, prese il figlio e lo lasciò sotto un cespuglio.
[16] Si allontanò e si mise seduta di fronte a lui, a un centinaio di metri. Diceva fra sé: "Non voglio veder morire mio figlio". E standosene lì seduta si mise a piangere.
[17] Dio udì il lamento del ragazzo, e l' angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: "Agar, che hai? Non temere perché Dio ha udito la voce del ragazzo.
[18] Alzati, riprendi il ragazzo e abbi cura di lui, perché io lo farò diventare padre di un grande popolo".
[19] Poi Dio le aprì gli occhi e Agar notò una sorgente d' acqua. Andò a riempire l' otre e diede da bere al ragazzo.
[20] Dio protesse il ragazzo che cresceva e abitava nel deserto di Paran. Diventò un esperto cacciatore.
[21] Sua madre gli diede in moglie un' Egiziana.
[22] In quel tempo il re Abimelech, accompagnato da Picol, capo del suo esercito, disse ad Abramo: - Dio è con te in tutto quello che fai.
[23] Ebbene, giurami subito, davanti a Dio, che tu non tradirai né me, né i miei figli, né i miei discendenti. Io sono stato leale con te, così prometti che anche tu sarai leale con me e verso il paese che ti ospita.
[24] Abramo rispose: - Lo giuro!
[25] Però Abramo protestò con Abimelech a proposito di un pozzo che i servi del re avevano preso con la forza.
[26] Abimelech rispose: - Non so chi ha fatto questo. Tu non me ne avevi mai parlato. Lo sento per la prima volta
[27] Allora Abramo donò pecore e buoi ad Abimelech. Così conclusero un' alleanza tra loro.
[28] Inoltre Abramo mise da parte sette agnelle del gregge.
[29] Abimelech gli chiese: - Che significato hanno le sette agnelle messe da parte?
[30] Abramo rispose: - Tu devi accettare direttamente dalle mie mani queste sette agnelle. In tal modo riconoscerai che sono stato io a scavare questo pozzo.
[31] Quel pozzo fu chiamato "Bersabea", perché lì Abramo e Abimelech avevano fatto un patto.
[32] Dopo aver concluso l' alleanza a Bersabea, Abimelech e Picol, capo del suo esercito, se ne tornarono nella regione dei Filistei.
[33] Allora Abramo piantò un terebinto a Bersabea e adorò il Signore, il Dio eterno.
[34] Per molto tempo Abramo abitò come straniero nel territorio dei Filistei.