< Esodo 16

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[1] Tutta la comunità degli Israeliti levò l' accampamento da Elim e arrivò al deserto di Sin, tra Elim e il Sinai. Era il giorno quindici del secondo mese, da quando erano usciti dall' Egitto.
[2] Quando furono nel deserto, tutti gli Israeliti protestarono contro Mosè e Aronne.
[3] Dicevano: "Il Signore poteva farci morire nell' Egitto! Là almeno avevamo una pentola di carne e si poteva mangiare a volontà. Ora voi ci avete portati in questo deserto. Volete far morire di fame tutta questa gente!".
[4] Allora il Signore disse a Mosè: "Io farò piovere per voi pane dal cielo. Ogni giorno il popolo dovrà raccogliere il necessario per quel giorno. Voglio metterlo alla prova per vedere se vive o no secondo la mia legge.
[5] Ma il sesto giorno, quando lo raccolgono, devono prenderne il doppio degli altri giorni".
[6] Mosè e Aronne dissero a tutti gli Israeliti: "Questa sera capirete che è stato proprio il Signore a farvi uscire dall' Egitto
[7] e domani mattina vedrete la potenza del Signore. Egli ha sentito le vostre lamentele contro di lui. Aronne e io non c' entriamo! Perché protestate contro di noi?".
[8] Mosè aggiunse: "Il Signore vi darà alla sera carne da mangiare e al mattino pane a volontà, perché egli ha sentito le vostre proteste contro di lui. Infatti voi non protestate contro di noi. ma contro il Signore".
[9] Mosè disse ad Aronne: "Ordina a tutta la comunità degli Israeliti di presentarsi davanti al Signore, perché egli ha sentito le loro proteste".
[10] Aronne parlava a tutta la comunità degli Israeliti; essi si voltarono verso il deserto, ed ecco che il Signore si manifestò nella nube.
[11] Il Signore disse a Mosè:
[12] "Ho ascoltato le proteste degli Israeliti. Parla loro così: Al tramonto mangerete carne e al mattino vi sazierete di pane; così saprete che io sono il Signore vostro Dio".
[13] Alla sera uno stormo di quaglie si posò su tutto l' accampamento. Al mattino poi, intorno all' accampamento, c' era uno strato di rugiada.
[14] Essa sparì e sulla superficie del deserto, per terra, rimase una cosa fine e granulosa, fine come la brina.
[15] Gli Israeliti la videro e non sapevano che cosa era. Perciò si chiedevano l' un l' altro: "Che cos' è?". Mosè disse loro: "è il pane che il Signore vi ha dato da mangiare.
[16] Ed egli vi comanda di raccoglierne quanto ciascuno può mangiarne: la misura di un omer a testa, secondo il numero delle persone che sono con voi. Ciascuno ne prenda per quelli della sua tenda".
[17] Gli Israeliti fecero così: alcuni ne raccolsero molto, altri poco.
[18] Quando si misurò la quantità, si vide che chi ne aveva raccolto molto, non ne aveva più degli altri, mentre chi ne aveva raccolto poco, ne aveva a sufficienza. Ciascuno ne aveva quanto poteva mangiarne.
[19] Poi Mosè disse loro: "Non dovete farne avanzare fino a domani mattina!".
[20] Alcuni però non gli ubbidirono e ne conservarono un po' fino al mattino seguente; ma vi nacquero dentro dei vermi e marcì. Mosè andò in collera contro quelle persone.
[21] Gli Israeliti ne raccoglievano ogni mattina secondo il bisogno di ciascuno. Quando il sole cominciava a scaldare, il resto si scioglieva.
[22] Al sesto giorno essi raccolsero il doppio di quel pane, due misure a testa. Allora tutti i capi vennero a informare Mosè,
[23] ed egli disse loro: "è proprio questo che ha detto il Signore! Domani e sabato, giorno di riposo assoluto e consacrato al Signore. Cuocete quel che dovete cuocere e fate bollire quel che avete da bollire, e conservate fino a domani mattina quel che avanza".
[24] Essi lo tennero fino al mattino dopo e non marci, né vi trovarono vermi.
[25] Allora Mosè disse: "Mangiatelo oggi, perché è sabato, il giorno del Signore: oggi non lo troverete per terra.
[26] Per sei giorni potete raccoglierne, ma al settimo giorno non ve ne sarà, perché è sabato".
[27] Il settimo giorno infatti alcuni uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono.
[28] Il Signore disse allora a Mosè: "Non volete proprio osservare i miei ordini e le mie leggi!
[29] Io vi ho comandato di riposare al sabato e, per questo, al sesto giorno vi do pane per due giorni. Ciascuno deve restare al proprio posto e al settimo giorno non deve uscire dal luogo dove si trova!".
[30] Il popolo si riposò dunque il settimo giorno.
[31] Gli Israeliti chiamarono quel cibo "manna". Essa era simile a piccoli semi bianchi e aveva il sapore di una focaccia con miele.
[32] Mosè disse: "Il Signore ordina di conservarne una misura, perché i nostri discendenti possano vedere il pane che ci ha dato da mangiare nel deserto, quando ci ha fatti uscire dall' Egitto".
[33] Mosè disse quindi ad Aronne: "Prendi un vaso e riempilo con una misura di manna; mettilo quindi davanti al Signore e conservalo per le generazioni future".
[34] Aronne fece come il Signore aveva comandato a Mosè. Mise il vaso con la manna nella tenda del Signore per conservarlo.
[35] Gli Israeliti mangiarono manna nel deserto per quarant' anni: cioè finché non furono giunti in terra abitata, ai confini della terra di Canaan.
[36] (L' omer - usato per misurare la manna - era la decima parte di un efa).