< Colossesi 4

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[1] Voi padroni, date ai vostri servi tutto ciò che è giusto. Ricordatevi che anche voi avete un padrone in cielo.
[2] Pregate senza stancarvi e non dimenticate mai di ringraziare Dio.
[3] Pregate anche per me, perché Dio mi offra buone possibilità di diffondere il suo messaggio e di parlare del progetto di salvezza rivelato da Cristo. Per questo mi trovo ora in prigione.
[4] Ma voi pregate che io possa ancora predicare e parlare, così come mio dovere.
[5] Sfruttate tutte le occasioni per comportarvi saggiamente con quelli che non sono cristiani.
[6] Parlate sempre con gentilezza e intelligenza, per saper rispondere a tutti nel modo migliore.
[7] Il mio compagno Tìchico, nostro caro fratello e fedele servitore del Signore, vi porterà tutte le notizie che mi riguardano.
[8] Io lo mando da voi per farvi sapere come sto e per darvi conforto.
[9] Con lui verrà anche Onésimo, fedele e caro fratello, che è uno dei vostri. Essi vi informeranno su tutto quel che succede qui.
[10] Aristarco, che è in prigione con me, e Marco, il cugino di Bàrnaba, vi mandano i loro saluti. (Riguardo a Marco ricordatevi le istruzioni che avete già ricevuto: se viene da voi, fategli buona accoglienza.)
[11] Vi saluta anche Gesù, chiamato Giusto. Soltanto questi tre, fra quelli di origine ebraica, hanno lavorato con me per il regno di Dio e sono stati per me una grande consolazione.
[12] Vi saluta èpafra; anche lui è dei vostri. Questo servitore di Gesù Cristo è sempre impegnato a pregare per voi, perché siate forti, perfetti e fedeli a tutta la volontà di Dio.
[13] Posso dichiarare che egli fa tutto il possibile per voi, per quelli di Laodicèa e per quelli di Geràpoli.
[14] Saluti anche da parte di Luca, il caro medico, e da parte di Dema.
[15] Salutate per noi Ninfa, insieme con la comunità che si riunisce a casa sua, e i fratelli che vivono a Laodicèa.
[16] Quando avrete letto la mia lettera, passatela a quelli di Laodicèa e voi leggete quella che ho mandato a loro.
[17] Dite ad Archippo: "Cerca di compiere l' incarico che ti è stato dato in nome del Signore".
[18] Queste ultime parole le scrivo io, Paolo, con la mia mano: Saluti! Ricordatevi di me che sono in prigione. La grazia di Dio sia con voi.