< 2 Samuele 18

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[1] Davide passò in rassegna i suoi uomini e nominò i comandanti delle squadre di mille e di cento.
[2] Divise l' esercito in tre parti: mise una parte delle truppe sotto il comando di Ioab, un' altra sotto Abisai, fratello di Ioab figlio di Zeruia, e un' altra al comando di Ittai di Gat. Poi annunziò ai soldati: - Verrò anch' io in battaglia con voi.
[3] Ma tutti rifiutarono dicendo: - No, tu non devi venire con noi. Al nemico importa poco se fuggiremo tutti; non gl' importa se ucciderà una metà di noi. Tu da solo, invece, sei importante come diecimila di noi. è meglio che tu resti in città: potrai assicurarci rinforzi.
[4] - Bene, - rispose il re, - farò come dite voi. Davide si mise sulla porta della città mentre le sue truppe uscivano in squadre di mille e di cento.
[5] Egli diede a Ioab, Abisai e Ittai quest' ordine: "Per rispetto a me non fate del male al giovane Assalonne". Tutti udirono quest' ordine dato ai comandanti a proposito di Assalonne.
[6] L' esercito uscì in aperta campagna contro le truppe degli Israeliti del nord. La battaglia si svolse nelle foreste del territorio di Efraim
[7] e l' esercito degli Israeliti fu vinto da quello di Davide. Fu una grave sconfitta: morirono in quel giorno ventimila uomini.
[8] La battaglia si svolse in una zona molto estesa: in quel giorno ne morirono di più dispersi nella foresta che uccisi con le armi.
[9] Ad un certo punto Assalonne si trovò quasi circondato da alcuni soldati della guardia di Davide. Egli era sul suo mulo, e il mulo andò a infilarsi sotto i rami di una grande quercia e i capelli di Assalonne rimasero impigliati nei rami. Il mulo andò avanti ma egli rimase sospeso a mezz' aria.
[10] Un soldato lo vide e avvisò Ioab: - Ho visto Assalonne impigliato ai rami di una quercia.
[11] - Se l' hai visto, perché non l' hai colpito? - disse Ioab all' uomo che gli aveva portato la notizia. - In compenso ti avrei dato dieci pezzi d' argento e una cintura.
[12] - Se anche me ne avessero offerti mille, - rispose quell' uomo, - non avrei mai osato colpire il figlio del re. Abbiamo sentito tutti l' ordine che il re ha dato a te, ad Abisai e a Ittai: "State attenti: nessuno faccia del male al giovane Assalonne".
[13] Se l' avessi colpito e poi inventato una bugia, il re sarebbe venuto a saperlo e tu non mi avresti certo difeso.
[14] - Perché sto a perder tempo con te? - tagliò corto Ioab. Prese in mano tre bastoni a punta e andò a piantarli nel petto di Assalonne che era ancora vivo, imprigionato tra i rami.
[15] I dieci giovani soldati che portavano le armi di Ioab circondarono Assalonne, lo colpirono e lo fecero morire.
[16] Ioab fece suonare le trombe per dar fine alla battaglia e i soldati cessarono l' inseguimento dei nemici.
[17] Poi raccolsero il corpo di Assalonne, lo gettarono in una grande fossa nella foresta e vi posero sopra un grande mucchio di pietre. Tutti gli uomini del nord fuggirono verso le loro terre.
[18] Quando era in vita, Assalonne si era fatto costruire un monumento funebre nella valle del Re, perché pensava: "Non ho figli che pensino alla mia memoria". Perciò egli aveva dato il suo nome a quella stele, che ancor oggi si chiama "Monumento di Assalonne".
[19] Achimaaz figlio di Zadok disse: - Il Signore ha fatto giustizia liberando il re dai suoi nemici. Corro ad annunziargli la bella notizia.
[20] - Andrai un' altra volta, non oggi, - gli disse Ioab, - perché non è giorno di belle notizie: oggi è morto il figlio del re.
[21] Ioab disse allora a un soldato etiope: - Va' tu a riferire al re tutto ciò che hai visto. L' Etiope si inchinò e partì di corsa.
[22] Achimaaz figlio di Zadok disse ancora a Ioab: - Sia quel che sia, corro anch' io dietro all' Etiope. - Perché mai vuoi andare, figlio mio? - rispose Ioab. - Dare questa notizia non ti porterà nessun vantaggio.
[23] - In ogni modo io voglio andare, - replicò. - E allora va', - rispose Ioab. Achimaaz prese di corsa la strada della pianura del Giordano e così sorpassò l' Etiope.
[24] Davide intanto era seduto nell' atrio della porta della città. La sentinella era salita in cima alle mura, sopra la porta; si guardò attorno e vide un uomo, solo, che correva.
[25] Gridò per avvisare il re ed egli rispose: - Se è solo, la notizia è buona. Intanto l' uomo si avvicinava sempre più.
[26] La sentinella vide un altro uomo che correva e gridò al portiere: - Vedo un altro uomo, solo, che corre. E il re commentò: - Anche lui avrà buone notizie.
[27] - Ora lo vedo bene, - disse la sentinella; - il primo uomo, dal modo come corre, sembra Achimaaz figlio di Zadok. - è un uomo buono, - disse Davide, - viene certamente con una buona notizia.
[28] Achimaaz, arrivato, gridò: - Salve! Poi si inchinò fino a terra e proseguì: - Sia benedetto il Signore tuo Dio: egli ha messo in tuo potere quelli che si erano ribellati a te, o re.
[29] - E il ragazzo? - chiese il re. - Assalonne sta bene? - Quando Ioab ci ha mandati, me e l' altro tuo soldato, - rispose Achimaaz, - ho visto una gran confusione, ma non so altro.
[30] - Va bene, - rispose il re; - mettiti qui a fianco. Achimaaz si fece da parte e aspettò.
[31] Intanto arrivò l' Etiope e disse: - Buone notizie, mio re, oggi il Signore ha fatto giustizia liberandoti da quelli che erano insorti contro dite.
[32] - E il ragazzo? - chiese il re. - Assalonne sta bene? Il soldato etiope rispose: - A tutti i nemici del re e a tutti quelli che tentano di fargli del male, accada quel che è accaduto a lui!