< 2 Samuele 1

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[1] Dopo la vittoria sugli Amaleciti, Davide tornò a Ziklag e vi passò due giorni. Nel frattempo il re Saul era morto.
[2] Il terzo giorno arrivò dall' accampamento di Saul un uomo: aveva i vestiti strappati e la testa coperta di polvere in segno di lutto. Quando fu davanti a Davide s' inchinò fino a terra per rendergli omaggio.
[3] - Da dove vieni? - chiese Davide - Sono fuggito dall' accampamento d' Israele.
[4] - Com' è andata? - continuò Davide; - dammi notizie. - Durante la battaglia, - rispose, - l' esercito è stato messo in fuga, molti soldati sono morti. Anche Saul e suo figlio Gionata sono morti.
[5] - Come fai a sapere che Saul e Gionata sono morti? - chiese Davide al giovane che aveva portato la notizia.
[6] Mi trovavo per caso sul monte Gelboe, - riprese il giovane, - quando vidi Saul chinato sulla sua lancia. I carri e i cavalieri nemici stavano per circondarlo.
[7] Saul si voltò, mi vide e mi chiamò.
[8] "Agli ordini", risposi. "Chi sei?", mi domandò. "Sono un soldato Amalecita".
[9] "Buttati su di me, mi ordinò, e fammi morire: ormai sono finito anche se respiro ancora".
[10] Allora mi sono buttato su di lui e gli ho dato il colpo di grazia, perché avevo capito che, ridotto così, non sarebbe sopravvissuto. Ho preso la corona che portava sul capo e il suo bracciale e li ho portati a te, mio signore.
[11] Davide si strappò i vestiti e lo stesso fecero i suoi uomini.
[12] Fino al tramonto essi celebrarono il lutto: non presero cibo e piansero la morte di Saul e di suo figlio Gionata, la sconfitta del popolo del Signore e gli Israeliti morti in battaglia.
[13] Poi Davide disse al giovane che gli aveva portato la notizia: - Tu chi sei? - Il figlio di un Amalecita che risiede tra voi, - rispose.
[14] - E tu hai osato colpire a morte il re consacrato dal Signore? - replicò Davide.
[15] Chiamò quindi uno dei suoi servi e gli ordinò: - Vieni qui e uccidi quest' uomo!
[16] E all' Amalecita disse: - Sei tu la causa della tua morte. Hai pronunziato la tua condanna quando hai dichiarato di aver ucciso il re consacrato dal Signore. Il servo colpì l' Amalecita e l' uccise.
[17] Per la morte di Saul e di Gionata Davide compose un canto funebre
[18] e ordinò che fosse fatto conoscere tra la gente del territorio di Giuda. s' intitola il "Canto dell' Arco" ed è contenuto nel "Libro del Giusto".
[19] "I tuoi uomini più forti, o Israele, giacciono trafitti sulle tue colline: perché sono morti gli eroi?
[20] Non portate questa notizia agli abitanti di Gat, non date l' annunzio nelle strade di Ascalon: non devono far festa le ragazze filistee, non devono esultare le donne di quella gente senza Dio.
[21] Colline di Gelboe, rugiada, pioggia e acque di sorgente non bagnino più la vostra terra: perché là rimasero abbandonati gli scudi degli eroi, nessuno più ripulì con olio lo scudo di Saul.
[22] L' arco di Gionata spargeva il sangue dei nemici, trafiggeva le carni di eroi. La spada di Saul mai cessava di colpire.
[23] Saul e Gionata, cari e amati, uniti nella vita, uniti nella morte, veloci come aquile, forti come leoni.
[24] Ragazze d' Israele, piangete il re Saul: egli vi dava vestiti di porpora, vi rivestiva d' oro e di gioielli.
[25] Perché sono caduti gli eroi nel furore della battaglia? Gionata è morto e giace sulla collina.
[26] Tu eri carissimo per me, Gionata, come un fratello. Per me il tuo amore era dolce più che l' amore di donna. Grande dolore hai lasciato in me.
[27] Perché sono morti gli eroi? Perché sono a terra le loro armature?".