< 2 Cronache 13

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[1] Abia divenne re di Giuda quando Geroboamo era re d' Israele al nord da diciotto anni.
[2] Abia regnò a Gerusalemme tre anni. Sua madre era Micaia figlia di Uriel della città di Gabaa. I re Abia e Geroboamo si fecero guerra.
[3] Abia schierò un esercito di quattrocentomila soldati ben addestrati e Geroboamo gli oppose un esercito di ottocentomila soldati altrettanto valorosi.
[4] Allora Abia salì sul monte Semaraim nella zona montagnosa di Efraim, e gridò a Geroboamo e a tutti gli uomini del regno d' Israele: "Ascoltate!
[5] Non ricordate la promessa irrevocabile del Signore, Dio d' Israele? Egli ha dato il dominio su tutto il regno d' Israele a Davide e ai suoi discendenti, per sempre.
[6] Ma Geroboamo figlio di Nebat, un servo di Salomone figlio di Davide, si è ribellato al suo re.
[7] Con lui si sono messi uomini spregevoli, gente senza scrupoli. Essi sono riusciti a imporre la loro volontà a Roboamo, il figlio di Salomone. Egli era allora giovane e inesperto e non è stato capace di resistere loro.
[8] Ora anche voi avete la pretesa di opporvi all' autorità del Signore, messa nelle mani dei discendenti di Davide, solo perché siete un grande esercito e avete con voi i vitelli d' oro che Geroboamo ha costruito come vostri dèi.
[9] Voi avete mandato via i veri sacerdoti del Signore, sia i discendenti di Aronne sia i leviti, e avete istituito altri sacerdoti come quelli dei popoli stranieri. Se uno voleva ottenere il sacerdozio, portava un toro o sette agnelli, e questo bastava per diventare sacerdote di un dio che non è Dio.
[10] Per noi, invece, il nostro Dio è il Signore, noi non l' abbiamo abbandonato: i nostri sacerdoti, addetti al culto del Signore, sono tutti discendenti di Aronne, e quelli che prestano servizio sono tutti leviti.
[11] Ogni mattina e ogni sera essi offrono in onore del Signore sacrifici completi, bruciano incenso, depongono il pane dell' offerta sulla tavola sacra e ogni sera accendono la lampada sul candelabro d' oro. Nel culto noi rispettiamo tutte le norme del Signore nostro Dio. "Voi, invece, avete abbandonato il Signore.
[12] Ecco perché ora Dio è con noi e ci guida. I suoi sacerdoti sono pronti con le trombe a lanciare il segnale di guerra contro di voi. "Uomini d' Israele, non combattete contro il Signore, Dio dei vostri padri! Non vincerete".
[13] Nel frattempo Geroboamo aveva mandato una parte delle truppe alle spalle dell' esercito di Giuda, che si trovò così accerchiato.
[14] Quando i soldati di Giuda si accorsero di essere attaccati su due fronti, invocarono l' aiuto del Signore. I sacerdoti suonarono le trombe
[15] e l' esercito di Giuda lanciò il grido di guerra. Appena risuonò il grido di guerra, il Signore sconfisse Geroboamo e tutto il suo esercito davanti ad Abia e all' esercito di Giuda.
[16] Gli uomini del regno d' Israele si misero a fuggire e così il Signore li diede in potere dei soldati di Giuda.
[17] Abia e i suoi uomini ne fecero strage: cinquecentomila soldati scelti caddero sul campo.
[18] Quella volta gli Israeliti del nord furono umiliati, mentre gli uomini di Giuda trionfarono perché si erano affidati al Signore, Dio dei loro padri.
[19] Abia inseguì Geroboamo e si impadronì delle città di Betel, Iesana ed Efron e dei villaggi vicini.
[20] Geroboamo non si riprese più per tutta la durata del regno di Abia. Alla fine il Signore lo colpì e Geroboamo morì.
[21] Abia, invece, divenne sempre più grande. Sposò quattordici mogli ed ebbe venticinque figli e sedici figlie.
[22] Gli altri fatti della vita di Abia, le sue vicende e le sue imprese sono raccontate nel libro intitolato "Storia del profeta Iddo".
[23] Quando morì, Abia fu sepolto nella Città di Davide. Dopo di lui regnò suo figlio Asa. Durante il regno di Asa il paese fu tranquillo per dieci anni.