< 2 Cronache 12

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[1] Quando Roboamo ebbe consolidato il suo regno e si sentì sicuro di sé, si allontanò dalla legge del Signore e tutto il popolo lo imitò.
[2] In conseguenza di questa ribellione al Signore, nel quinto anno del regno di Roboamo, il re d' Egitto, Sisach, marciò contro Gerusalemme.
[3] Arrivò dall' Egitto con milleduecento carri, sessantamila cavalieri e una fanteria incalcolabile, composta anche da Libici, Suchiti ed Etiopi.
[4] Conquistò le città fortificate del territorio di Giuda e giunse alle porte di Gerusalemme.
[5] Il re e i capi del regno di Giuda si erano rinchiusi in Gerusalemme per paura di Sisach. Il profeta Semaia si presentò loro e disse: "Ecco che cosa dice il Signore: Voi avete abbandonato me e ora io ho abbandonato voi in mano di Sisach".
[6] Il re e i capi d' Israele riconobbero la loro colpa e dissero: "Il Signore ha ragione!".
[7] Il Signore vide che avevano riconosciuto il loro torto e comunicò a Semaia questa decisione: "Poiché hanno riconosciuto il loro torto, non li distruggerò. Non consegnerò Gerusalemme nelle mani di Sisach: fra poco darò loro una via di scampo.
[8] Però resteranno sottomessi a Sisach. Così capiranno la differenza tra servire me ed essere servi di un re di questo mondo".
[9] Il re Sisach entrò in Gerusalemme e si impadronì dei tesori del tempio e della reggia. Prese anche gli scudi d' oro fatti fare dal re Salomone.
[10] Per sostituirli, più tardi, Roboamo fece fare scudi di bronzo. Li affidò agli ufficiali delle guardie che prestavano servizio all' ingresso della reggia.
[11] Le guardie andavano a prenderli ogni volta che il re si recava al tempio, poi li riportavano nella sala della guardia.
[12] Poiché Roboamo aveva riconosciuto il suo torto, il Signore trattenne il suo sdegno contro di lui. La catastrofe non ci fu: c' era infatti ancora del buono nel regno di Giuda.
[13] Il re Roboamo, figlio di Naama, una donna di origine ammonita, continuò a regnare a Gerusalemme e consolidò il suo potere. Egli era diventato re all' età di quarantun anni e regnò per diciassette. La sua capitale fu Gerusalemme, la città che il Signore aveva scelto fra tutte le tribù per manifestarvi la sua presenza.
[14] Egli si comportò male perché non si impegnò a seguire in tutto il Signore.
[15] La vita di Roboamo, dal principio alla fine, con le genealogie, è raccontata nella "Storia dei profeti Semaia e Iddo". Tra Roboamo e Geroboamo ci furono continue ostilità.
[16] Quando morì, Roboamo fu sepolto nella Città di Davide. Dopo di lui regnò suo figlio Abia.