< 1 Samuele 28

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[1] In quel tempo i Filistei radunarono le loro truppe per andare a combattere gli Israeliti. Achis disse a Davide: - è chiaro che tu e i tuoi uomini dovete venire a combattere per me.
[2] - E tu vedrai quel che io farò, - rispose Davide: - sono il tuo servo, o re. - D' accordo, - concluse Achis, - ti nomino a vita mia guardia del corpo.
[3] Quando era morto Samuele, gli Israeliti avevano celebrato il lutto e l' avevano sepolto a Rama, la sua città. Da allora Saul aveva proibito in tutto il territorio degli Israeliti le pratiche per consultare i morti.
[4] I Filistei, intanto, si prepararono a combattere e posero il campo a Sunem. Allora Saul radunò tutto l' esercito d' Israele e si accampò sul monte Gelboe.
[5] Quando vide l' accampamento filisteo, Saul si spaventò e tremò come una foglia.
[6] Interrogò il Signore, ma non ebbe risposta: non un sogno, non un' indicazione dagli urim, nessuna parola dai profeti.
[7] Allora Saul disse ai suoi servi: - Cercate dove si trova una donna che interroga i morti e andrò a consultarla. - Ce n' è una a Endor, - gli risposero.
[8] Saul si cambiò i vestiti, per non farsi riconoscere, e con due dei suoi uomini andò dall' indovina di notte. Le disse: - Fa' le tue pratiche e fa' venire il morto che ti dirò.
[9] Gli disse la donna: - Sai bene quel che ha disposto Saul: ha proibito in tutto il paese le pratiche per consultare i morti. E se il tuo fosse un tranello per farmi morire?
[10] Ma Saul le giurò nel nome del Signore: - Com' è vero che il Signore vive, ti assicuro che non correrai alcun rischio per questo.
[11] Allora la donna gli chiese: - Chi devo far venire? - Samuele, - rispose Saul.
[12] Appena Samuele apparve alla donna, essa diede un forte grido ed esclamò: - Perché mi hai ingannata? Tu sei Saul!
[13] - Non aver paura, - le disse il re; - dimmi piuttosto cosa vedi. - Vedo uno spirito che viene fuori dalla terra, - rispose la donna.
[14] E Saul: - Che aspetto ha? Rispose: - è vecchio, sta salendo... ha indosso un mantello... Saul capì che era Samuele e si buttò con la faccia a terra.
[15] E Samuele parlò a Saul: - Perché mi hai disturbato per farmi salire da te? - Sono disperato, - rispose Saul. - I Filistei mi attaccano, e Dio si è allontanato da me. Non mi risponde più né per bocca dei profeti né in sogno. Per questo ho invocato te: che debbo fare? Dimmelo!
[16] Samuele gli rispose: - A che serve interrogare me, quando il Signore si è allontanato da te e ti è diventato nemico?
[17] Egli ha compiuto quel che aveva annunziato per mezzo mio: ha strappato il regno dalle tue mani e lo dà a un altro, a Davide.
[18] Tu hai disubbidito agli ordini del Signore, non hai eseguito la sua sentenza contro gli Amaleciti. Per questo egli oggi ti tratta così.
[19] Il Signore metterà te e tutti gli Israeliti in potere dei Filistei. Domani, tu e i tuoi figli sarete con me, e tutto l' accampamento degli Israeliti sarà in mano dei Filistei.
[20] Terrorizzato dalle parole di Samuele, Saul cadde a terra lungo disteso. Era privo di forze anche perché non aveva mangiato da un giorno e una notte.
[21] L' indovina si avvicinò a Saul, lo vide tutto spaventato e gli disse: - Io ti ho ubbidito e ho rischiato la mia vita. Per servirti ho fatto quel che mi avevi chiesto.
[22] Ora, ubbidisci anche tu a me: ti porterò un po' di pane, mangia e avrai forza per continuare la tua strada.
[23] Saul rifiutò: - Non mangio niente, - disse. Ma i suoi uomini e la donna insistettero e Saul li ascoltò, si alzò da terra e si sedette sul letto.
[24] La donna aveva in casa un vitello da ingrassare; subito lo uccise, prese un po' di farina, la impastò e fece cuocere pane non lievitato.
[25] Portò questi cibi a Saul e ai suoi uomini, ed essi mangiarono. Quella notte stessa ripartirono.