< 1 Corinzi 14

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[1] Cercate dunque di vivere nell' amore, ma desiderate intensamente anche i doni dello Spirito, soprattutto quello di essere profeta.
[2] Infatti, chi parla in lingue sconosciute, non parla agli uomini, ma a Dio, e nessuno lo capisce. Mosso dallo Spirito dice cose misteriose.
[3] Il profeta, invece, fa crescere spiritualmente la comunità, la esorta, la consola.
[4] Chi parla in lingue sconosciute fa bene soltanto a se stesso; il profeta, invece, fa crescere tutta la comunità.
[5] Io sono contento se tutti voi parlate in lingue sconosciute, ma lo sono ancor più se avete il dono della profezia. Perché il profeta è più utile di chi parla in lingue sconosciute, a meno che qualcuno le interpreti, e così l' assemblea ne ricava un beneficio.
[6] Fratelli: se io, quando vengo da voi, mi mettessi a parlare in lingue sconosciute, non sarei per voi un aiuto. Vi aiuto invece se vi comunico da parte di Dio una rivelazione o un messaggio o un insegnamento.
[7] Pensate agli strumenti musicali che pure non hanno vita, come il flauto o la cetra: se i loro suoni non fossero diversi, non si potrebbe distinguere la musica del flauto da quella della cetra.
[8] E ancora: se la tromba emette soltanto un suono confuso, chi si preparerà a combattere?
[9] Così anche voi: chi potrà capire quel che dite, se parlate in una lingua incomprensibile? è come se parlaste a vuoto!
[10] Non so quante specie di lingue vi siano al mondo, ma so che tutte hanno un senso.
[11] Però, se io non conosco la lingua di chi mi parla, sono uno straniero per lui ed egli è uno straniero per me.
[12] Così, voi che desiderate intensamente i doni dello Spirito, cercate di avere in abbondanza quelli che servono alla crescita della comunità.
[13] Perciò, chi parla in una lingua sconosciuta, chieda a Dio anche la capacità di spiegarla.
[14] Se infatti io prego in una lingua sconosciuta, è il mio Spirito che prega, ma la mia mente rimane inattiva.
[15] Dunque, che cosa devo fare? Pregherò con lo Spirito, ma pregherò anche con la mente, canterò con il mio Spirito, ma canterò anche con la mia intelligenza.
[16] Altrimenti, se tu ringrazi Dio soltanto con lo Spirito, chi ti sta ad ascoltare senza capire, non potrà dire "Amen" al termine della tua preghiera, proprio perché non ha capito quel che dici.
[17] La tua preghiera sarà bellissima, ma gli altri non ne ricevono beneficio.
[18] Io ringrazio Dio perché parlo in lingue sconosciute più di tutti voi;
[19] ma quando la comunità è riunita, preferisco dire cinque parole che si capiscono, piuttosto che diecimila incomprensibili. Così posso istruire anche gli altri.
[20] Fratelli, non ragionate come bambini. Siate come bambini per quel che riguarda il male, ma siate adulti nel modo di ragionare.
[21] Nella Bibbia Dio dice: Parlerò a questo popolo per mezzo di persone che parlano altre lingue, per mezzo di stranieri. Ma neppure così mi ascolterà.
[22] Così, la capacità di parlare in lingue sconosciute è un segno non per i credenti, ma per gli increduli. Profetizzare invece, è un segno non per gli increduli ma per i credenti.
[23] Se la comunità si riunisce, e tutti si mettono a parlare in lingue sconosciute, quando entrano degli estranei o dei non credenti, che cosa accadrà? Diranno che siete pazzi!
[24] Se invece tutti fanno discorsi da profeta, ed entra un non credente o un estraneo, si sentirà rimproverato e giudicato da tutto quel che ascolta.
[25] I suoi pensieri segreti verranno posti in chiaro. Allora, si getterà faccia a terra e adorerà Dio dicendo: "Dio è veramente tra voi".
[26] Quindi, fratelli, che cosa concludere? Quando vi riunite, ognuno può cantare, o dare un insegnamento, o trasmettere una rivelazione, o parlare in una lingua sconosciuta e interpretare quella lingua. Ebbene, tutto questo abbia lo scopo di far crescere la comunità.
[27] Quando si parla in una lingua sconosciuta, siano al massimo due o tre a farlo, uno dopo l' altro, e poi qualcuno spieghi.
[28] Se non vi è interprete, chi vorrebbe parlare in una lingua sconosciuta stia invece zitto in assemblea, parli solo a se stesso e a Dio.
[29] Lo stesso vale per i profeti. Parlino due o tre, e gli altri giudicheranno.
[30] Se però uno che sta seduto riceve una rivelazione da Dio, il primo smetta di parlare.
[31] Così, uno dopo l' altro, potrete tutti profetizzare per istruire e incoraggiare gli uditori.
[32] Chi profetizza deve controllare il suo dono.
[33] Dio infatti non vuole il disordine, ma la pace. Come in tutte le comunità di credenti,
[34] alle donne non è permesso parlare durante l' assemblea. Facciano silenzio e stiano sottomesse, come dice anche la legge di Mosè.
[35] Se vogliono spiegazioni le chiedano ai loro mariti, a casa, perché non sta bene che una donna parli durante l' assemblea.
[36] è forse partita da voi la parola di Dio? Ha raggiunto soltanto voi?
[37] Se qualcuno pensa che Dio gli parla, se pensa di avere lo Spirito del Signore, deve riconoscere che quanto vi scrivo è un ordine del Signore.
[38] Se qualcuno non lo riconosce, Dio non riconosce lui.
[39] Così, fratelli miei, desiderate di essere profeti e non impedite di parlare a chi si esprime in lingue sconosciute.
[40] Però tutto sia fatto con dignità e con ordine.